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Lazzerini (ex ITA): "Sostenibilità incontra maggiormente i desideri dei consumatori; nel '23 risultati a +52% rispetto al piano del 2021"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Fabio Lazzerini, ex amministratore delegato di Ita Airways: "Si dice che il turismo è il petrolio dell'Italia, ma nei paesi in cui c'è il petrolio sono stati fatti degli investimenti per sfruttarlo"

17 Novembre 2023

Fabio Lazzerini, ex amministratore delegato di Ita Airwaysin occasione del 12° Forum WPP | The European House – Ambrosetti, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"All'interno di Ita Airways, azienda che ho da poco lasciato ma che sta continuando la strategia disegnata all'inizio, la sostenibilità e uno dei pilastri fondamentali. Questo perché il settore del trasporto aereo è in generale ritenuto uno dei settori che più contribuisce all'inquinamento atmosferico, anche se poi dai dati reali non è assolutamente così. La sostenibilità in particolare, si declina sui tre parametri fondamentali: sostenibilità ambientale, che spesso è vista come l'unica sostenibilità che esiste, ma poi c'è invece quella sociale e io ci metto sempre anche quella economica.

Ambientale è riduzione dell'impatto ambientale degli aerei, e nel caso di ITA Airways l'obiettivo dell'azienda sarà quello di innovare sostituendo gradualmente gli aerei di vecchia generazione che consumano molto con quelli di nuova generazione, che hanno un impatto e una riduzione della Co2 intorno al 25% e praticamente si applica in abolizione della plastica, nella riduzione dei pesi. Sulla sostenibilità sociale invece si lavora sulla riduzione del pay-gap, inclusione, abbattimento delle barriere alle opportunità lavorative che non sono ancora bilanciatissime in quanto a presenza femminile. Tutto questo ovviamente si deve applicare senza dimenticare la sostenibilità economica; citavo prima la riduzione della CO2 per gli aerei di ultima generazione: questi emettono meno CO2 ma consumano più carburante e dunque ha un impatto economico importante sull'azienda.

Tutta la strategia va poi a rafforzare questi parametri l'uno con l'altro, anche in funzione del fatto che la sostenibilità ambientale incontra anche di più desideri dei consumatori. Si è detto anche questa mattina che magari non si riesce a strappare un prezzo più alto se sei sostenibile, ma sicuramente alcuni clienti non ti sceglierebbero se tu non avessi un'attenzione alla sostenibilità. E questo vale anche per le grandi aziende, che vogliono sapere quali sono le iniziative che una compagnia fa in tema di sostenibilità. Tutto questo è fondamentale per il futuro e fondamentale per il beneficio anche economico dell'azienda".

Come può essere valorizzata l'eccellenza italiana in questo contesto? 

"Tema importantissimo, in primis perché è importante rappresentare l'Italia per com'è e non per come è vista. Abbiamo visto per esempio prima una presentazione del brand Index dove l'Italia sta al 15º posto perché forte su molti parametri che però hanno meno rilevanza nel costruire un brand in un paese. In Italia abbiamo delle eccellenze incredibili, dobbiamo uscire un po' dalla logica di pensare che tutti vogliono venire in Italia perché è paese più bello del mondo: è vero, ma non basta. La fortuna di essere nati in un paese meraviglioso, non ci deve far addormentare. Spesso si sente dire che il turismo è il petrolio dell'Italia; ma nei paesi in cui c'è il petrolio sono stati fatti degli investimenti per far si che venisse sfruttato in maniera adeguata. L'Italia è un paese benedetto dalla fortuna per collocazione geografica, clima, storia. La compagnia aerea oggi per sua stessa natura vive di connessioni e diventa una piattaforma per essere ambasciatore del bello e portare l'Italia moderna e che guarda al futuro con coraggio nel mondo. Per posizionare questa Italia e renderla più competitiva c'è anche l'aspetto della responsabilità di andare in giro per il mondo e dover essere tu in primis efficiente, efficace e professionale. Quindi ridurre i provincialismi e ridurre i campanili che hanno sempre caratterizzato il paese e accettare un po' queste contaminazioni di brand diversi che si mettono insieme e si rafforzano l'un l'altro. Si deve uscire da una logica del tipo "tanto la gente viene lo stesso" e iniziare anche a selezionare il turismo, perché riempire l'Italia di turismo di basso livello fa poco per l'economia perché non si costruiscono gli stupendi con il numero di turisti ma con quello che questi sono disposti a spendere". 

Che anno è stato per ITA fino a prima delle sue dimissioni?

"Un anno estremamente positivo, la strategia sta dando i suoi frutti. Siamo partiti ufficialmente il 15 ottobre 2021 con un piano di cinque anni che prevedeva ovviamente inizialmente una perdita ma in realtà rispetto al budget ITA Airways sta facendo molto meglio. I dati che abbiamo visto proprio nel primo semestre mostrano un'azienda che sta funzionando il 52% in più rispetto a quello che aveva previsto il piano e che genera cassa positiva, che è la cartina di tornasole finanziario di un'azienda. Siamo infine usciti dalla vecchia logica della compagnia di bandiera che si diceva "perdeva x milioni al giorno"; no, questa compagnia guadagna tot all'anno". 

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