11 Luglio 2022
Andrea De Micheli, Co-founder, Chairman & CEO Casta Diva Group, ha spiegato a Il Giornale d'Italia:
“I mercati sono scesi, ma il titolo di Casta Diva Group, che si occupa di film pubblicitari, branded content, eventi e campagna pubblicitarie. Ha una location mitica, il Blue Note di Milano, un Jazz Club unico in Europa. I nostri dati sono andati in direzione opposta. In maggio, in poche settimane abbiamo fatto +111%, a seguito della pubblicazione di un piano industriale, che è risultato molto gradito al mercato.
Durante la pandemia, una società come la nostra ha subito gravi danni, abbiamo dimezzato il fatturato, ma nel 2021 abbiamo recuperato già tutto il fatturato italiano, pari a una ventina di milioni ed eravamo tornati negli utili. Nel 2022, prevediamo di raddoppiare questo fatturato e di arrivare intorno ai sessanta, con circa cinque milioni di EBITDA anche grazie all’acquisizione di Genius progetti, una bellissima agenzia di eventi di Sassuolo che si occupa, in particolare, del mercato del lusso. Siamo sodisfatti di questa contingenza, in controtendenza rispetto al mercato.
All’inizio della pandemia abbiamo capito che dovevamo fare un carico di denaro per superare la “nottata”, le banche ci hanno sostenuto e abbiamo mantenuto intatto la forza lavoro. Pensavamo che l’emergenza sarebbe durata circa un anno, invece è durata due anni e per il nostro settore era diventato quasi illegale. Al secondo anno abbiamo dovuto ridurre i costi, siamo riusciti a farlo. Abbiamo ottenuto i sussidi necessari per sopravvivere, più di due milioni, non ci siamo mai persi d’animo. Abbiamo visto che la pandemia è stata l’occasione per far capire al nostro mercato, quello degli eventi, che è molto frammentato e che va consolidato.
Abbiamo tre caratteristiche particolari: differenziazione dell’offerta enorme, siamo molto internazionali presenti in dieci paesi con 13 sedi e infine, siamo quotati, abbiamo accesso al mercato dei capitali. Questi tre cose insieme fanno si che possiamo essere il candidato ideale per l’aggregazione del mercato. Puntiamo in alto, pensiamo di creare un campione europeo da 200 o 300 milioni di euro. Per ora siamo arrivati ai 60 milioni previsti, ma nel futuro credo che andremo molto oltre”.
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