30 Marzo 2022
Giuseppa Sala, Sindaco di Milano a margine della partenza del primo convoglio umanitario diretto all’hub di Varsavia, organizzato da Fondazione Fiera Milano e Fondazione Progetto Arca: “In questo momento abbiamo anche bisogno di aiutare chi dà una prima ospitalità, è chiaro a tutti noi che stiamo vedendo un flusso di profughi in Italia ancora limitato perché molti rifugiatisi fermano vicino al confine per capire se possono tornare a casa o no. L’auspicio è che tornino a casa, se così non fosse noi li accoglieremmo e faremmo tutto il possibile. Sono in contatto con alcuni sindaci polacchi, in particolare il sindaco di Varsavia che mi descrive una situazione molto difficile, quindi giustissimo e importantissimo aiutarli oggi e in questo modo.”
“L’accoglienza nella città di Milano è sotto controllo perché i numeri sono ancora limitati, il punto è capire quello che succederà e nessuno di noi oggi può saperlo. Il Ministero degli Interni dice che ci sono 251mila ucraini in Italia, nella realtà saranno di più a quello che ci dicono gli ucraini stessi, sappiamo che una parte non è in regola per così dire, è un fenomeno assolutamente normale nei nostri tempi, quindi si viaggia su numeri incerti. Ad oggi riusciamo a gestire, se i numeri dovessero aumentare sarà più difficile. Vediamo due difficoltà principali, l’inserimento a scuola, perché le nostre scuole sono già piene e faremo il possibile. Qui la domanda che ci stiamo facendo è se inserire singoli bambini nelle classi italiane oppure fare classi per bambini ucraini; ci sono pro e contro, avendo bambini che non parlano l’italiano e che arrivano da situazioni difficili, valuteremo anche la possibilità di fare classi con bambini ucraini ma con traduttori, interpreti e assistenti sociali che li aiutino in questa difficile fase, per fornir loro anche kit scolastici adeguati. Vedremo quello che succederà, la prima preoccupazione è l’inserimento a scuola e la seconda è il fatto che ci segnalano che stanno arrivando vari ucraini con varie forme di fragilità, quindi da accogliere in centri specializzati.”
“Per quanto riguarda la posizione del Movimento 5 Stelle sui finanziamenti per le spese militari sto dalla parte di Draghi al 101%, non aggiungo parole per non fare polemiche, ma ha totalmente ragione Draghi.”
“Arca è straordinaria, è una di quelle realtà che ti dà grande sicurezza, sono consapevole che il Comune da solo non riesce, come la altre istituzioni pubbliche da sole, ma con il loro aiuto la cosa si può fare. Quello che dobbiamo fare e non dimenticarci quanto sono fondamentali, io credo che la nostra sia sempre stata una solida partnership.”
Sulla polemica per la costruzione dello stadio a Milano il sindaco risponde così ai microfoni de Il Giornale d’Italia: “Non c'è alcuna evoluzione, vorrei smettere di parlare e fare i fatti. Sono convinto che lo stadio si debba fare nel rispetto delle regole. Il dibattito pubblico non lo invento io, è qualcosa che c'è, che possa piacere o meno. Non credo ci sia mai stata una mia parola che abbia portato a pensare che non vogliamo fare lo stadio. Detto ciò ognuno fa le considerazioni che vuole, se le squadre ritengono di voler guardare ad altre opzioni sono liberissime, ma noi siamo avanti. Stiamo lanciando una gara veloce per identificare il coordinatore del dibattito pubblico per cui non ci fermiamo. Non abbiamo esitazioni. Se ho sentito le squadre? In maniera informale, dopodiché se metto lì tutte le polemiche o presunte polemiche sullo stadio dall'inizio della questione ci possiamo fare un libro di mille pagine. Una vittoria sulla Juve? Sarebbe una gran bella soddisfazione".
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