Ania, Allianz conferma la permanenza nell’Associazione e si avvicina l’accordo sulla nuova governance tra Comitato esecutivo e Consiglio direttivo
Il confronto tra le principali compagnie assicurative apre a una riforma degli assetti decisionali dell’associazione, con una possibile revisione delle deleghe e l’introduzione di una nuova figura di coordinamento operativo
Allianz resterà all’interno dell’Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), e si avvicina un accordo sulla governance che dovrebbe ridisegnare gli assetti di vertice dell’organizzazione. Secondo quanto emerge, l’intesa in discussione prevede una distinzione più netta delle funzioni tra il Comitato esecutivo, composto dagli amministratori delegati delle principali compagnie, e il Consiglio direttivo, nel quale siedono i rappresentanti di circa trenta imprese. Un compromesso che consentirebbe di superare le tensioni emerse negli ultimi mesi e di scongiurare l’ipotesi di un’uscita di Allianz dall’associazione, ventilata in seguito alle divergenze sull’assetto di governo dell’Ania.
Le tensioni sulla governance
Le frizioni si erano manifestate alla fine dello scorso anno, in occasione della nomina del nuovo vertice con la chiamata di Giovanni Liverani alla guida dell’Ania. Liverani, arrivato da Generali Italia, aveva avviato un percorso di riorganizzazione delle partecipate tedesche del Leone, ma la sua nomina aveva sollevato perplessità in alcune compagnie, in particolare in Allianz Italia. La compagnia guidata da Giacomo Campora aveva espresso insoddisfazione per l’assetto degli organi di governo dell’associazione, lasciando intendere la possibilità di un ripensamento sulla propria permanenza.
Il percorso verso il compromesso
La strada per ricomporre le divergenze si è fatta più chiara dopo che Allianz aveva annunciato l’intenzione di uscire dall’Ania a partire dal 2026. In risposta, Campora aveva spiegato che la comunicazione non era motivata da una rottura, ma da una “sostanziale divergenza sulla governance”, assicurando che le trattative restavano aperte. Anche Intesa Sanpaolo Assicurazioni, che inizialmente si era mostrata più defilata, sarebbe pronta a rimanere all’interno dell’associazione, contribuendo a un fronte più compatto.
La nuova architettura decisionale
L’accordo in via di definizione punterebbe a una separazione più chiara delle competenze. Il Comitato esecutivo, presieduto da Liverani, continuerebbe a occuparsi della definizione della strategia dell’Ania, mentre il Consiglio direttivo avrebbe un ruolo di indirizzo e controllo. Una distinzione che mira a rendere più efficiente l’organizzazione e a evitare sovrapposizioni tra le funzioni del presidente e la figura del direttore generale, che sarebbe affidata alla nuova struttura.
Il ruolo del Direttore generale
Proprio la figura del Direttore generale rappresenta un altro tassello chiave della riforma. L’Ania sarebbe orientata a individuare una figura unica che coordini la macchina operativa dell’associazione, con una nomina attesa nei prossimi mesi. Il processo di selezione potrebbe essere affidato a un head hunter, con l’obiettivo di individuare un profilo in grado di garantire equilibrio tra le diverse anime del settore.
Le prossime tappe
L’intesa dovrà ora essere formalizzata e sottoposta al vaglio degli organi associativi. L’assemblea dell’Ania è chiamata a riunirsi a breve, con all’ordine del giorno anche l’approvazione del budget. Se il compromesso verrà confermato, l’Ania potrà contare su una governance più stabile e condivisa, rafforzando la rappresentanza del settore assicurativo in una fase di profonda trasformazione normativa ed economica.
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