07 Novembre 2025
Il tifone Kalmaegi ha colpito duramente il Vietnam dopo aver devastato le Filippine, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione. Dalla giornata di ieri, le autorità vietnamite hanno registrato cinque vittime e sette feriti, mentre nel Paese restano gravi i danni alle infrastrutture e alle abitazioni.
Le province più colpite sono Quang Ngai, Gia Lai e Dak Lak, dove 57 case sono crollate e oltre 3.000 abitazioni hanno riportato danni ai tetti. Undici imbarcazioni sono affondate e un ponte è crollato nella provincia di Gia Lai a causa delle inondazioni.
Il tifone si è abbattuto con venti impetuosi e piogge torrenziali sulle regioni centrali del Vietnam, già messe a dura prova da giorni di precipitazioni record. I meteorologi avvertono che in alcune aree potrebbero cadere oltre 600 millimetri di pioggia, con il rischio di frane e alluvioni improvvise. Si registrano blackout diffusi, alberi sradicati e case scoperchiate, mentre le autorità locali mettono in guardia anche contro possibili inondazioni a Danang e Ho Chi Minh City.
Prima di raggiungere il Vietnam, Kalmaegi aveva già devastato le Filippine, causando almeno 188 morti e numerosi dispersi. La maggior parte delle vittime è annegata a causa delle inondazioni improvvise che hanno colpito la provincia centrale di Cebu, una delle aree più duramente colpite.
Secondo i dati del governo di Manila, il tifone ha interessato quasi 2 milioni di persone e costretto oltre 560.000 abitanti a lasciare le proprie case, di cui 450.000 accolti nei rifugi di emergenza.
Man mano che le acque si ritirano, l’entità della devastazione appare in tutta la sua gravità: case rase al suolo, veicoli travolti, strade sommerse dai detriti. Più di 200.000 persone erano state evacuate preventivamente prima dell’arrivo della tempesta.
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