31 Ottobre 2025
Nonostante il cessate il fuoco, continua il genocidio nella Striscia di Gaza. 4 palestinesi sono stati uccisi venerdì in diversi attacchi condotti dalle forze israeliane. I raid Idf hanno colpito aree già duramente provate del sud della Striscia, nei pressi di Khan Younis, e si sono estesi anche alla zona di Ramallah, in Cisgiordania, dove è rimasto ucciso un ragazzo di 15 anni, Yamen Samed Hamed.
Secondo la Wafa, tra le vittime figura Hamdi Ahmad Al-Breim, morto quando aerei israeliani hanno bombardato la sua abitazione nel quartiere di Musabbah, nella città di Abasan Al-Kabira, a est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Un altro palestinese, Mohammad Salem Qudeih, è deceduto a causa delle ferite riportate in un precedente attacco israeliano che aveva colpito una tenda di sfollati nella zona di Al-Mawasi, sempre nei pressi di Khan Younis.
La terza vittima è un uomo colpito a morte da soldati israeliani in via Al-Jalaa, nel centro di Gaza City, secondo quanto riferito da testimoni e fonti locali. Durante la notte, sempre secondo la Wafa, le forze israeliane hanno inoltre fatto esplodere diverse abitazioni a est di Gaza City e di Khan Younis, provocando forti detonazioni udite in tutta l’area.
Le unità navali israeliane hanno infine aperto il fuoco al largo della costa di Gaza City, sempre secondo le stesse fonti, in quello che appare come un ulteriore segnale della fragilità del cessate il fuoco concordato.
In Cisgiordania, un ragazzo palestinese di 15 anni, Yamen Samed Hamed, è stato ucciso ieri sera, colpito durante un raid delle forze israeliane a est di Ramallah. Le truppe, secondo fonti locali, hanno usato proiettili veri, gas lacrimogeni e granate sonore durante l’operazione.
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