05 Settembre 2025
Volodymyr Zelensky interviene al Forum Ambrosetti, il forum economico di Cernobbio e lancia messaggi di forza e richieste di sostegno all’Occidente. Collegato in videoconferenza, il presidente ucraino gonfia il petto e rivendica la potenza militare di Kiev, ringrazia gli Stati Uniti e l’Italia per l’appoggio ricevuto, ma allo stesso tempo insiste sulla necessità di nuove armi e sanzioni più dure contro Mosca. Zelensky definisce l'esercito ucraino come "il più grande d'Europa con 800mila soldati" e aggiunge come esso possa rappresentare una "garanzia per la sicurezza europea".
“È molto positivo che il presidente Trump, specialmente dopo il nostro incontro a Washington, supporti le garanzie di sicurezza. Con la difesa aerea, prima di tutto, abbiamo bisogno dei Patriot, solo gli Stati Uniti hanno un tal numero di Patriot, e licenze e molti sistemi diversi, inclusa l'intelligence”, ha detto Zelensky. “Per quanto riguarda la pressione politica, la seconda cosa che può cambiare la situazione sono le sanzioni contro l'aggressione russa”.
Il leader ucraino ha quindi gonfiato il petto esaltando la forza del proprio esercito, definendolo come un baluardo per l’intero continente: “L'armata ucraina è un'armata grande, 800.000 persone, è la più grande in Europa. È una garanzia per la sicurezza dell'Ucraina e ovviamente per tutta l'Europa. Se l'armata è forte, l'Europa non è in pericolo. Queste sono le cose importanti”.
Nel suo intervento, Zelensky ha voluto anche sottolineare il ruolo di Roma: “L'Italia ha un ruolo molto attivo e penso che Giorgia Meloni e il suo team abbiano un ruolo fondamentale. Apprezziamo moltissimo che il popolo italiano supporti il nostro popolo”.
Il presidente ucraino non ha, ovviamente, risparmiato attacchi a Mosca, accusando Vladimir Putin di non avere alcuna intenzione di porre fine al conflitto, sebbene il presidente russo lo abbia invitato a Mosca per dei colloqui: “Putin non vuole chiudere la guerra ma se la pressione aumenterà, forse lo spingerà a farlo. Nessuno si fida, nessuno si fida dei russi ma non è questione di fiducia, bisogna far finire la guerra e abbiamo bisogno di Usa, Europa e dei Paesi del Sud globale che purtroppo ad oggi non sono coinvolti ma ci lavoreremo”.
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