09 Marzo 2025
Caos in Romania, nuovamente. Il filorusso Calin Georgescu è stato escluso dalle prossime elezioni presidenziali che si terranno a maggio, dopo l'annullamento di quelle precedenti da parte della Corte Costituzionale. "A seguito di una decisione dell'ufficio elettorale centrale, i partecipanti al raduno pubblico hanno sfondato il cordone di gendarmi per entrare nella sede centrale dell'istituzione", ha affermato la polizia. Non è stato diffuso un vero motivo sul respingimento della candidatura di Georgescu, il favorito alle prossime elezioni con il 40% dei sondaggi dopo aver vinto quelle dello scorso fine anno, ma è molto probabile che tutto sia legato all'arresto del 28 febbraio.
Georgescu è accusato di sei reati: istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale, in forma tentata; comunicazione di informazioni false; false dichiarazioni in forma continuata; avvio o costituzione di un’organizzazione fascista, razzista o xenofoba, adesione o sostegno, in qualsiasi forma, di tale gruppo; promozione pubblica del culto di persone colpevoli di crimini di genocidio contro l’umanità e crimini di guerra, nonché l’atto di promuovere pubblicamente idee, concetti o dottrine fasciste, razziste o xenofobe; avvio o costituzione di un’organizzazione di natura antisemita, adesione o sostegno, in qualsiasi forma, di tale organizzazione.
Il Pm ha inoltre informato che nel caso di Georgescu sarebbe coinvolto anche un magistrato che "ha sostenuto le attività criminali".
Non sono mancate le reazioni dopo la clamorosa esclusione di Georgescu. "Questa è follia", ha dichiarato Elon Musk, commentando su X l'esclusione di Georgescu dalle elezioni presidenziali in Romania.
Su X anche il post di Matteo Salvini: "Respinta in Romania la candidatura di Călin Georgescu. Un euro-golpe in stile sovietico. Prima annullano - a urne aperte - le elezioni che stava vincendo, poi lo arrestano, poi addirittura lo escludono dalle elezioni per paura che vinca. Altro che 'riarmare l’Europa', qui bisogna rifondarla per difendere la Democrazia". "La Lega è vicina ai tanti cittadini rumeni che, in patria e in Italia, sono derubati del loro diritto di voto da un furto di democrazia gravissimo", afferma Salvini.
Reazioni ma anche proteste in tutto il Paese, in particolare nella capitale Bucarest dove i sostenitori di Georgescu e la polizia sono venuti allo scontro
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