07 Settembre 2024
In Inghilterra continuano inarrestabili manifestazioni e tensioni innescate, a fine luglio, dall’accoltellamento di tre bambine di sei, sette e nove anni da parte di un 17nne di origini ruandesi. Da allora, a Londra in particolare, le proteste per chiedere ordine, garanzie di sicurezza e la difesa di valori fondamentali, hanno continuato a crescere e diffondersi.
Elon Musk su X aveva scritto "La guerra civile è inevitabile". Il messaggio è stato subito letto dalla sinistra britannica non come fotografia pessimista di uno stato di cose, ma come istigazione alla rivolta.
La risposta del Governo e delle autorità giudiziarie è stata il pugno di ferro con manifestanti e oppositori: fermi, arresti, controlli capillari sui social media e la tendenza attraverso i media a criminalizzare o censurare un’intera fascia di popolazione, che tuttavia non si è fermata e da ormai oltre un mese continua a scendere in piazza. "Le nostre proteste non trovano voce - contesta chi partecipa alle manifestazioni - i media, anche quelli italiani, ci ignorano volutamente".
Il direttore della Pubblica Accusa di Inghilterra e Galles Stephen Parkinson dice e ripete che l'accusa potrebbe arrivare ad essere "terrorismo", per chi diffonde sui social "informazione che fomenta", e che anche condividere o retwittare i contenuti di altri potrebbe essere considerato un reato.
"Le azioni online hanno conseguenze reali" ha aggiunto il direttore dei Servizi legali del Crown Prosecution Service, Nick Price, rimarcando che i colpevoli saranno "individuati, incriminati e perseguiti", grazie anche all'"esercito permanente di agenti specializzati, ufficiali di pubblica sicurezza, per gestire la situazione" subito annunciato dal neo-premier laburista Keir Starmer. E ha fatto molto discutere proprio la dichiarazione di Starmer rivolta "anche alle grandi aziende di social media e a coloro che le gestiscono" scatenare un disordine violento è un crimine.
Two Tier Keir che in italiano, senza il ritmo dell'allitterazione, si tradice con "Keir il doppiopesista" è il nome che Musk ha coniato per Starmer: duro con chi usa i social media o protesta e "morbido" e tollerante con le violenze commesse dagli immigrati. E proprio X è al centro di una vera bufera di polemiche da parte dei laburisti britannici e della loro l'intellighenzia che chiede ormai da settimane la censura o la soppressione della piattaforma.
Nel frattempo - spiegano i manifestanti, "nonostante il silenzio dei media, i controlli, gli arresti e la censura, in migliaia ogni giorno torniamo in piazza a protestare".
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