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Guerra Ucraina, Orsini: "Nato ha provocato Putin poi è scappata" - VIDEO

Il professore di sociologia del terrorismo internazionale Alessandro Orsini a Cartabianca: "La guerra c'è perchè la Nato è un'organizzazione vigliacca"

30 Marzo 2022

Il professore Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo internazionale, torna a parlare della guerra in Ucraina ospite al programma di Rai 3 Cartabianca: "La Nato ha provocato Putin poi è scappata", afferma. Ecco il video del suo intervento. "La guerra c'è perchè la Nato è un'organizzazione vigliacca. Ha detto all'Ucraina che l'avrebbe difesa, poi vigliaccamente è fuggita", ribadisce. "Ci sono 3 grandi vigliacchi: la Nato, l'Ue e gli Stati Uniti. Dobbiamo acquisire la consapevolezza che siamo grandi vigliacchi e stiamo mandando al macello gli ucraini".

Guerra in Ucraina, Orsini: "Mia analisi scatena reazioni veementi per due ragioni: ecco quali"

"Il nemico mi percepisce come un uomo leale che dice la verità e che è disposto a riconoscere gli errori della sua parte. Per me è un grande onore, la missione profonda di uno studioso è dire sempre la verità senza paura di essere condannato o licenziato. Io non ho posizioni favorevoli alla Russia, io sono l’unico filoeuropeo: la priorità è la salvaguardia del territorio europeo e la difesa della vita dei cittadini europei", continua.

"Ho sempre detto che Putin è l’aggressore e Zelensky è l'aggredito. Ho sempre condannato l’invasione. La mia analisi ha scatenato reazioni veementi per due ragioni. La prima è una ragione psicologica, le persone hanno paura che quello che dico sia vero. La gente - precisa Orsini a Cartabianca - ha paura che l'Ue abbia commesso errori gravissimi, che le nostre politiche espansive abbiano avuto un ruolo in questa crisi, che Putin non sia pazzo e che quindi siamo costretti ad assumerci responsabilità. La riflessione sulle cause è vitale per il futuro dell’Europa. Viviamo un delirio collettivo in cui vengo rappresentato come un estremista e invece sono l'unico moderato".

Sui negoziati il professore invece è "scettico". "Putin non può fermarsi finché non ha raggiunto il suo obiettivo. Putin ha utilizzato questo trucco anche altrove, cerca di ammorbidire gli interlocutori. Si combatte finché non avrà eliminato l’esercito ucraino dal Donbass. Putin è entrato in Ucraina con un obiettivo minimo, il Donbass, e l’obiettivo massimo, tutta l’Ucraina. Sotto l’obiettivo minimo lui pensa che sia una sconfitta: se fa la pace, tra 3 mesi può scoppiare di nuovo la guerra", conclude su Rai 3.

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