12 Luglio 2021
Rivolte in Sudafrica oggi lunedì 12 luglio 2021, dopo che il governo centrale ha annunciato l'estensione delle misure di contenimento anti-Covid. Le masse si sono riversate per le strade di diversi distretti tra Pretoria e Johannesburg, prendendo d'assalto banche e supermercati e commettendo atti di vandalismo. I cittadini africani erano già in fermento dopo l'arresto dell'ex presidente Zuma, accusato di corruzione e associazione a delinquere e detenuto attualmente per essersi rifiutato di collaborare con le autorità. L'esercito sudafricano ha schierato un dispiegamento di forze per fare fronte alle rivolte, che continuano imperterrite da diverse ore.
I sudafricani sono stanchi delle restrizioni e non ci stanno più. Dopo l'ennesima estensione delle misure di prevenzione e contenimento del virus Covid-19, che ha colpito duramente il paese con diverse varianti da inizio 2020, i cittadini sudafricani si ribellano e contestano a gran voce il lockdown parziale. L'annuncio arrivato dalle istituzioni domenica 11 luglio prevede l'estensione del coprifuoco dalle 9 di sera alle 4 del mattino, impedisce ai cittadini di riunirsi in gruppo e vieta categoricamente la vendita e il consumo di alcolici.
Il Sudafrica è stato uno dei paesi maggiormente colpiti dalla pandemia, con numeri record in termini di contagi ma anche di morti, soprattutto a fronte della variante Delta del virus. In un annuncio televisivo alla nazione il presidente sudafricano Ramaphosa ha dichiarato che "il sistema sanitario è ancora sotto pressione in tutto il paese" e che quindi le misure di contenimento si rendevano necessarie. Mentre il mondo riprende gradualmente a vivere in tutta normalità, soprattutto in Europa grazie alla brillante campagna vaccinale, a inizio luglio il Sudafrica ha registrato un nuovo record di 26mila casi, che hanno messo in seria difficoltà il sistema sanitario. Ramaphosa aveva promesso di ridurre le restrizioni a metà luglio, ma la dichiarazione di domenica riconferma l'estremo stato di emergenza e continua a porre limiti alla libertà dei cittadini.
Nel clima di tensione e subbuglio che ha colpito il paese negli ultimi tempi, si arriva oggi al culmine con folle inferocite di sudafricani che hanno preso d'assalto supermercati e piccoli locali nelle principali città. Da Johannesburg, Pretoria e Durban i video che vedono svariate persone correre all'interno dei supermercati e fare razzia di prodotti. Le scene sono da film post-apocalittico: chi corre con dei sacchi farina, chi ha rubato delle provviste, chi ha svaligiato i concessionari di auto per pezzi di ricambio e pneumatici. Per le strade di Johannesburg, manifestazioni e decine di persone armate fino ai denti. Non sono soldati ma sono cittadini. Nei quartieri altolocati della metropoli poi, i più facoltosi fanno scorta di munizioni e si barricano in casa. All'esterno, è il caos. I video sui social media ci raccontano il pericolo dei vandali che da una semplice ribellione contro le misure anti-Covid stanno prendendo d'assalto la città.
Tra le motivazioni per la frenesia da saccheggio brutale, anche le proteste per l'arresto dell'ex presidente sudafricano Jacob Zuma. L'ex presidente è stato condannato a 15 mesi di carcere dalla Corte costituzionale sudafricana per essersi rifiutato di comparire davanti alla commissione di inchiesta appuntata al suo caso. Contro di lui, un'inchiesta di anti-corruzione per attività illecite svolte durante il suo mandato. Nonostante le critiche e le accuse mosse contro di lui, Zuma rimane molto popolare tra i cittadini sudafricani. Questo scenario, unitamente all'annuncio dell'estensione delle restrizioni, avrebbe contribuito ad alimentare la follia a cui si assiste in queste ore.
Interviene l'esercito del Sudafrica con due dispiegamenti nelle province di Gauteng e KwaZuli Natal, due aree dove le proteste si sono fatte particolarmente violente. La seconda, è la provincia nativa di Jacob Zuma e confermerebbe l'ipotesi che vuole i cittadini infuriati per la sentenza a suo carico.
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