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Ferraris (Ferrovie dello Stato): "Nel 2027 piena operatività della Napoli-Bari; Sicilia isola chiave, fondamentali le infrastrutture"

Luigi Ferraris amministratore delegato di Ferrovie dello Stato al Feurmed: "L'anno scorso il gruppo ha riportato il risultato record di 16 mld negli investimenti mai fatto prima".

18 Aprile 2024

L'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris è intervenuto in videocollegamento al Feuromed, il Festival euromediterraneo dell'Economia, alla sua seconda edizione ancora a Napoli, nel Centro conferenze dell'Università degli studi Federico II.

L'ad di Ferrovie si è soffermato in particolare sulla Napoli-Bari, il grande asse viario che collegherà le due "capitali" del Mezzogiorno.

"Napoli/Bari opera chiave"

"Il collegamento Napoli/-Bari è un'opera chiave che noi abbiamo nel nostro piano industriale - ha detto Ferraris - è un'opera finanziata dal Pnrr fondamentale perché congiunge due aree altamente popolate, industriali. Collega due mari e due città importanti. I cantieri sono partiti, ma dobbiamo tener conto della complessità del nostro Paese. Il nostro obiettivo è quello di rispettare quanto previsto dal Pnrr con il completamento dell'opera nel 2026 e la piena operatività nel 2027. Credo che sarà pronta nel giro di due anni".

10 cantieri strategici

"Abbiamo 10 grandi cantieri strategici aperti" tra cui, come sottolineato dall'ad di Ferrovie, quelli della Palermo-Catania per cui c'è un programma di ammodernamento in corso. "Da una parte c'è stata una forte azione governativa, anche grazie al Pnrr, per sbloccare le opere - ha spiegato Ferraris - dall'altra come gruppo Ferrovie ci siamo fatti trovare pronti e abbiamo fatto uno sforzo enorme: in 3 anni abbiamo assunto 30mila persone. Nel 2023 abbiamo riportato il risultato record negli investimenti di 16 miliardi, un risultato mai fatto prima dal gruppo. È importante proseguire sul percorso di realizzazione delle grandi infrastrutture, e per questo è essenziale la programmazione e la stabilità".

Sicilia isola chiave

"La Sicilia è un'isola chiave. Ha avuto uno sviluppo turistico importante e quindi è fondamentale non solo raggiungerla in aereo o con il ponte sullo Stretto, quando ci sarà, ma anche creare le condizioni affinché sull'isola sia possibile muoversi in tempi più rapidi".

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