Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Feuromed 2024 - Dario Scannapieco: "al Sud gap strutturale. Persi 160mila laureati; PNRR non è una sfida, ma la sfida"

L'AD di Cassa depositi e prestiti: "Sud in ritardo di circa 15 punti percentuali rispetto al Centro-Nord. Stanno per aprirsi grandissime opportunità, ma bisogna lavorare"

18 Aprile 2024

L'AD di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco è intervenuto al Feuromed 2024, il festival euro-mediterraneo dell'economia in corso a Napoli, nel Centro convegni dell'Università degli studi Federico II. 

Nel suo intervento Scannapieco non ha sottaciuto il gap strutturale accumulato negli ultimi 30 anni, almeno cioè fino al 2022, dal Mezzogiorno, pari a circa 15 punti percentuali rispetto al Centro-Nord come ha precisato al Giornale d'Italia che lo ha intervistato, evidenziando che bisogna lavorare per trasformare in realtà la possibilità di sviluppo offerta dalla posizione strategica che occupa nel Mediterraneo. 

"Stanno per aprirsi grandissime opportunità"

 "Negli ultimi anni 160.000 laureati sono andati via dal Mezzogiorno e in generale lo hanno lasciato 1.200.000 persone: questa è una cosa che va contrastata ovviamente, soprattutto perché ci sono grandissime opportunità che si stanno per aprire per il Mezzogiorno. Con l'accorciamento e la riconfigurazione delle catene del valore, con l'aumento del traffico regionale, il Mezzogiorno si posiziona molto bene per interagire con il continente africano che è il continente del futuro se solo pensiamo che al 2050 il 25% della popolazione sarà africana. Quindi è una grande opportunità e il Mezzogiorno si deve fare trovare pronto, realizzando infrastrutture e con la pubblica amministrazione efficiente e noi come Cassa depositi e Prestiti siamo a fianco del Mezzogiorno, sia nella realizzazione di infrastrutture, sia per il sostegno al tessuto imprenditoriale, sia anche per fare in modo che le pubbliche amministrazioni possano avere un'azione efficace".

Il PNRR

"Il PNRR non è una sfida: è la sfida da cogliere. Ed è non solo un fenomeno finanziario. Il Mezzogiorno è cresciuto negli ultimi 25 anni in media dello 0,2% all'anno. Se non si fanno le riforme, che permettono all'Italia e anche al Mezzogiorno, che ha un gap rispetto al resto dell'Italia, di mettersi sul sentiero di crescita più elevato, allora abbiamo problemi molto forti. Come si aiuta questo? Con strumenti finanziari ma anche sempre più rafforzando l'attività della pubblica amministrazione. Il Mezzogiorno è destinatario di circa 200 miliardi di euro nei prossimi anni: vanno valorizzati bene, facendo le cose giuste, dando una buona infrastrutturazione al Paese, e noi siamo pronti ad affiancare le Regioni e i ministeri per aiutarli in questo grande sforzo".

Tempi di recupero del gap per il Mezzogiorno?

"Tutto dipende sempre dalla volontà. La speranza è che queste risorse importanti diano l'opportunità per un'accelerazione. Guardate però il Mezzogiorno è anche tante cose. Noi nell'attività di venture capital vediamo il fiorire di nuove imprese.  Ci sono delle filiere importanti nel Mezzogiorno e riteniamo che attorno a queste si possa costruire una strategia industriale di rilancio forte dell'eccellenza. Ha delle eccellenze il Mezzogiorno, non dimentichiamolo, ha il potenziale. Bisogna tramutarlo in realtà".

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti