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Danone, nel Q1 2025 ricavi a €6,84 mld (+0,8%); confermate le previsioni annuali, con una crescita attesa tra il 3% e il 5%

Nel primo trimestre del 2025, la multinazionale francese supera le attese degli analisti con ricavi in crescita dello 0,8% a €6,84 miliardi, nonostante la cessione di Horizon Organic e Wallaby; confermate le stime annue di crescita tra il 3% e il 5%, focus su prodotti a maggiore redditività

23 Aprile 2025

Danone, nel Q1 2025 ricavi a €6,84 mld (+0,8%); confermate le previsioni annuali, con una crescita attesa tra il 3% e il 5%

Danone, nel primo trimestre del 2025 ricavi a €6,84 mld (+0,8%); confermate le previsioni annuali, con una crescita attesa tra il 3% e il 5%. La multinazionale francese supera le attese degli analisti con ricavi in crescita dello 0,8% a €6,84 miliardi, nonostante la cessione di Horizon Organic e Wallaby; confermate le stime annue di crescita sostenute da una strategia focalizzata su prodotti a maggiore redditività.

I risultati del trimestre

Al netto degli effetti legati alla cessione di Horizon Organic e Wallaby, completata nell’aprile 2024, e delle fluttuazioni valutarie, il fatturato è cresciuto del 4,3% su base comparabile, superando le previsioni degli analisti che stimavano un +3,9%. Il CEO Antoine de Saint-Affrique ha commentato che i risultati evidenziano "le qualità di esecuzione e la pertinenza del portafoglio di prodotti incentrati sulla salute". Durante la sua gestione, l’azienda ha dismesso asset pari a circa il 10% del suo giro d’affari per puntare su prodotti con margini più elevati. Non sono stati comunicati i dettagli finanziari della vendita di Horizon Organic e Wallaby, ma nel 2022 questi due brand rappresentavano circa il 3% del fatturato annuo di Danone, ovvero poco più di €800 milioni su un totale di €27,6 miliardi.

Il gruppo che possiede i marchi Activia e Alpro per gli yogurt, Evian per le acque minerali e Blédina per gli alimenti destinati ai neonati, ha registrato una crescita dei volumi venduti in tutte e tre le sue principali aree di attività a livello globale. I ricavi sono stati pari a €3,38 miliardi per il comparto latticini e alternative vegetali, €2,30 miliardi per la nutrizione specializzata e €1,15 miliardi per il segmento delle acque. Nonostante questo aumento dei volumi, l’espansione del fatturato complessivo nel trimestre è stata spinta in misura maggiore dall’incremento dei prezzi.

In Europa, la spinta alle vendite è arrivata in particolare da marchi come YoPro, Alpro e Actimel, oltre che dalle acque minerali Evian e Volvic. Negli Stati Uniti e in Canada, il fatturato ha subito un calo a seguito delle dismissioni, ma su base comparabile è comunque cresciuto del 3,7%, sostenuto in particolare dai prodotti ad alto contenuto proteico della linea Oikos. In Asia-Pacifico, in Paesi come Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, Danone ha guadagnato quote di mercato nel settore della nutrizione specializzata e del latte per l’infanzia.

Previsioni 2025 confermate

La situazione varia a seconda delle aree geografiche, ma per quanto riguarda i dazi, Danone ha comunicato di non temere eventuali nuove tariffe doganali imposte dagli Stati Uniti. Secondo il direttore finanziario Juergen Esser, infatti, "la stragrande maggioranza dei prodotti venduti soprattutto negli Stati Uniti proviene da fonti locali". L’azienda ha ribadito i propri obiettivi per il 2025, che prevedono una crescita delle vendite comparabili compresa tra il 3% e il 5%, insieme a un miglioramento dell'utile operativo ricorrente.

Gli esperti di Citi mantengono un giudizio neutrale sul titolo e confermano il target price a €73, il che corrisponde a un rapporto ev/ebitda di 12,4 volte, con un premio di circa il 10% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. "Riteniamo che tale premio sia giustificato in considerazione del miglioramento del portafoglio dell’azienda", hanno commentato gli analisti della banca d’investimento. "Non vediamo motivi per un cambiamento del consenso a seguito di questa pubblicazione, data la conferma della guidance, ma non ci aspettiamo nemmeno un’espansione significativa del multiplo, poiché il rerating del titolo ha già scontato le caratteristiche difensive di Danone e i precedenti aumenti relativi dell’Eps durante i cicli recessivi". Alla Borsa di Parigi, il titolo Danone segna un lieve rialzo, salendo dello 0,7% e attestandosi a €74,22.

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