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De Nora, nel '23 utile più che raddoppiato a €231 mln (+157,7%), aggiornato il Piano al '26 con focus su redditività

Il CdA di Industrie De Nora, multinazionale specializzata in elettrochimica, ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,123 per azione

18 Marzo 2024

De Nora, nel '23 utile più che raddoppiato a €231 mln (+157,7%), aggiornato il Piano al '26 con focus su redditività

Industrie De Nora nel 2023 ha registrato un utile netto più che raddoppiato a €231 mln (+157,7%), ricavi a euro 856,4 milioni (+0.4%), EBITDA adjustedeuro 171,1 milioni (-10,4%) e una posizione finanziaria netta positiva a euro 68,2 milioni, in crescita rispetto al 2022. 

Il Cda ha in oltre proposto la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,123 per azione e aggiornato il Piano Industriale al 2026. 

Le parole dell'Amministratore delegato paolo Dellachà

“I risultati al 2023, già approvati in via preliminare a febbraio, confermano il trend di crescita di De Nora, accompagnato da una solida profittabilità e capacità di generare cassa. Il nostro modello di business si è dimostrato ancora una volta resiliente, in grado di superare le sfide anche di uno scenario macroeconomico complesso. Il Piano industriale approvato oggi si focalizza sulla crescita, trainata dalla nostra divisione Energy Transition, grazie alla nostra incontrastata leadership, ma supportata anche dallo sviluppo del business Water Technologies, dedicato al trattamento dell’acqua, e dalla stabilità del business Electrode Technologies. Il piano è inoltre orientato al mantenimento di una solida redditività operativa, nonostante gli investimenti per la crescita, ed allo sviluppo del nostro percorso di Sostenibilità.”

 

Prosegue Dellachà:

“All’interno del nuovo Piano Industriale vogliamo intercettare ulteriori opportunità di crescita, portando avanti uno sfidante piano di investimenti. A tal proposito siamo impegnati in progetti di rilievo internazionale, tra cui la Gigafactory in Italia, un impianto di larga scala per la produzione di elettrolizzatori e componenti per la generazione di idrogeno verde: un asset strategico ed un investimento per il futuro, che porta l’Italia al centro della filiera europea dell’idrogeno. Vorrei infine ricordare che nella strategia industriale è perfettamente integrato il Piano di Sostenibilità al 2030 recentemente approvato, che attraverso iniziative chiave, obiettivi concreti e KPI misurabili, mira a rafforzare l’impatto positivo dell’azienda sull’ambiente, sulle persone e sulle comunità, oltre che sull’intera value chain dei settori di riferimento, con particolare attenzione ai pilastri della Green Innovation, Circular Economy e Climate Action.”

 

“In questi giorni De Nora è stata selezionata dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE), come possibile assegnataria di fondi, insieme ai suoi partner, per circa 80 milioni di dollari, come parte degli investimenti della Legge Bipartisan sulle Infrastrutture nella produzione di idrogeno verde e nell'elettrolisi. Questa notizia conferma la centralità di De Nora a livello internazionale, quale abilitatore di una filiera dell’idrogeno clean. Stiamo portando avanti uno sfidante piano di investimenti in ricerca e sviluppo per realizzare tecnologie che riducano il costo di produzione dell’idrogeno verde, per accelerare ancora di più la transizione energetica. In questo contesto, gli USA hanno un ruolo strategico: nel nostro stabilimento locale stiamo infatti realizzando un Energy Innovation

Center, centro altamente specializzato che sarà la culla dell’innovazione in ambito idrogeno. Il sostegno del Governo genera poi ulteriori opportunità di crescita del segmento Energy Transition nel Paese, che si inserisce nelle più ampie prospettive di sviluppo globale per i prossimi anni.”

De Nora, aggiornamento del piano industriale al 2026

Il 2023 si è dimostrato un esercizio sfidante caratterizzato dall’incremento dei tassi di interesse che hanno condizionato l’evoluzione del quadro macroeconomico globale, rallentando le prospettive di crescita e i piani di investimento in molti settori ed in particolare nel settore della transizione energetica. Anche l’instabilità politica e lo sviluppo di conflitti in alcune geografie hanno rappresentato un fattore di incertezza in grado di influire sullo scenario macroeconomico. Nonostante il complesso quadro internazionale il Gruppo De Nora ha proseguito in modo profittevole il proprio percorso di crescita. La Società ha dimostrato di avere un modello di business particolarmente resiliente, caratterizzato da una elevata differenziazione dei mercati di sbocco, una solida posizione di leadership tecnologica, una presenza capillare sul territorio e relazioni consolidate con i principali clienti e partner chiave. Inoltre, lo sviluppo del business ha beneficiato dei servizi aftermarket che anche nel 2023 hanno rappresentato circa il 35% del fatturato consolidato, facendo leva sulla vasta base istallata.

Alla luce degli scenari macroeconomici internazionali, e delle tendenze dei mercati di riferimento delle singole divisioni di business, come anticipato in occasione dell’approvazione dei risultati al 30 settembre, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’aggiornamento del Piano Industriale al 2026.  

Il Piano è focalizzato a cogliere le opportunità di sviluppo nelle tre diverse aree di business, consolidando il posizionamento di leader a livello globale nella fornitura di tecnologie sostenibili e clean, in particolare nel segmento dell’elettrochimica, anche rivolta all’industria dell’idrogeno verde, e nel segmento del trattamento delle acque. Le linee strategiche sono imperniate sulla crescita caratterizzata da un adeguato livello di redditività e comprendono lo sviluppo del percorso di Sostenibilità, integrando il Piano ESG al 2030, approvato a dicembre 2023.  

Accanto alla crescita profittevole del fatturato, De Nora si prefigge di proseguire lo sviluppo tecnologico dei prodotti mirato ad incrementarne l’efficienza operativa ed il profilo di sostenibilità. Il Gruppo intende inoltre proseguire i piani di sviluppo della propria capacità manufatturiera globale con l’obiettivo di raggiugere nel 2026 4,5 Gigawatt di capacità produttiva dedicata al segmento Energy Transition. 

A livello consolidato si stima una crescita dei ricavi ad un tasso medio annuo (CAGR 2023- 2026) high singledigit. Lo sviluppo consolidato del fatturato è atteso realizzarsi in modo progressivo con un tasso di crescita nel 2024 inferiore rispetto ai due anni successivi, in quanto si prevede che il graduale recupero di fatturato delle linee di business Pools ed Electronics sarà maggiormente significativo nel secondo semestre 2024.

Il segmento di business Energy Transition, grazie alla leadership della Società in termini di tecnologia, backlog e pipeline, ai risultati ottenuti nel 2023 in termini di Gigawatt realizzati, crescita dei ricavi e solida profittabilità, rimane il principale motore dello sviluppo del Gruppo, con ricavi attesi in crescita media annua (CAGR 2023- 2026) pari al 40% circa. 

Il fatturato del segmento di business Electrode Technologies, considerata la forte posizione di leadership del Gruppo e lo sviluppo previsto dei mercati di riferimento, è atteso crescere ad un tasso medio annuo (CAGR 2023- 2026) low single- digit.

Con riferimento al segmento di business Water Technolgies, considerando l’attesa ripresa della linea Pools già dal 2024 e lo sviluppo positivo delle linee di business Water Technologies Systems, si attende una crescita media annua del fatturato (CAGR 2023 – 2026) mid single-digit. 

Con riferimento alla redditività operativa, si prevede a livello consolidato nei tre anni di Piano un EBITDA adjusted margin annuo compreso fra il 18% ed il 19% riferito allo svolgimento delle correnti attività operative, escluso gli effetti del progetto Gigafactory. Il progetto di realizzazione della Gigafactory italiana, in esecuzione a Cernusco sul Naviglio (Milano), è infatti atteso generare costi aggiuntivi one -off, in parte finanziati nell’ambito del progetto IPCEI, legati alle attività di Ricerca e Sviluppo e di messa a punto dei nuovi impianti, che si stima avranno sulla marginalità consolidata un impatto negativo compreso fra 1 e 2 punti percentuali.

Il Piano prevede investimenti complessivi, nel periodo 2024- 2026, per circa euro 290 milioni, di cui circa il 60% dedicati all’idrogeno verde.   

Rimane confermata la guidance relativa alla distribuzione di un dividendo annuale nella misura fino al 25% del risultato netto consolidato.

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