20 Novembre 2023
Giuseppe Russello
OMER S.p.A., società attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario, ha esaminato i dati gestionali relativi ai primi nove mesi del 2023, che segnano una crescita dei principali indicatori economici.
Giuseppe Russello, Presidente e Amministratore Delegato di OMER S.p.A., ha commentato: “I risultati raggiunti in questo terzo trimestre evidenziano il trend positivo di crescita già tracciato nel corso dei mesi precedenti. Il portafoglio ordini registra una crescita del 12% rispetto al 2022, così come il soft backlog si attesta intorno ai 242 milioni di Euro, segnali importanti che confermano la bontà delle scelte intraprese dal management. Per il futuro siamo fiduciosi che questa scia positiva proseguirà, in considerazione anche dei cresciuti investimenti in Europa e negli Stati Uniti in ambito ferroviario, investimenti rilevanti che avranno di certo un influsso positivo anche per i prossimi anni. Con l’obiettivo di confermarci un player di riferimento per il settore, sia in Italia che all’estero, proseguiremo nelle attività R&D e negli investimenti sui nostri impianti, per accrescere la capacità produttiva e puntare ad un costante miglioramento della performance aziendale”.
Il Valore della Produzione risulta pari a circa 47,6 milioni di Euro, in incremento del 7% (+ 3,3 milioni di Euro) rispetto al pari periodo del 2022. La crescita è determinata sia da un aumento dei volumi della produzione, per rispondere alla crescita degli ordini, sia al riconoscimento di una parte delle revisioni prezzo concordate con i clienti per tenere conto degli effetti inflattivi e contrattualizzati nel corso della seconda parte dell’anno precedente. In particolare, nel corso dei nove mesi, il Gruppo è stato impegnato nella prosecuzione dei contratti acquisiti negli scorsi anni, principalmente per i clienti del gruppo Hitachi e del gruppo Alstom.
L’EBITDA si attesta a circa 9,4 milioni di Euro, valore in crescita del 16% circa rispetto ai primi 9 mesi del 2022, con un EBITDA margin – rapporto tra l’EBITDA e il Valore della Produzione – pari a circa il 20% rispetto al 18% dei 9M2022. Tale risultato, in linea con i valori già registrati in occasione della semestrale 2023, sono da considerarsi positivi, visto che il costo dei principali fattori produttivi, seppur con un trend di graduale riduzione, è comunque ancora sensibilmente superiore ai valori registrati prima dello scoppio del conflitto Russo-Ucraino. Il costo dell’energia ha registrato, negli ultimi mesi, una riduzione, sia in termini di tariffa di acquisto che grazie alla piena operatività dell’impianto fotovoltaico da 1 MW installato ad inizio 2023, che ha consentito un abbattimento pari a circa il 40% del consumo del Plant B, confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente. Si segnala, di contro, un incremento del costo del lavoro, anch’esso già rilevato nei mesi precedenti, conseguente sia ad un aumento del numero di risorse dirette e indirette che all’aumento del costo medio procapite contrattuale, nonché al venir meno di alcuni sgravi contributivi a seguito raggiungimento del plafond massimo.
La Posizione Finanziaria Netta consolidata di Gruppo è positiva (cassa) pari a circa 14,7 milioni di Euro, a fronte di un valore al 30 giugno 2023 pari a circa 16,9 milioni di Euro, con una riduzione pari a circa 2,2 milioni di Euro. Tale riduzione è conseguente principalmente al pagamento del saldo imposte sui redditi 2022 ed alla normale dinamica di pagamenti e incassi di periodo.
Il backlog risulta pari a 130 milioni di Euro, in crescita del 12% rispetto al 31 dicembre 2022; il soft backlog è pari a 242 milioni di Euro.
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