28 Febbraio 2022
Fonte, Linkedln: Poalo Dellachà
"Teniamo la barra diritta verso la quotazione di De Nora. Lavoriamo anche noi con la Russia e sappiamo che le sanzioni possono bloccare opportunità di business. Ma noi siamo in controtendenza rispetto all’energia fossile e ai suoi rincari". Ad affermarlo Paolo Dellachà, Amministratore Delegato di De Nora, in un'intervista su Il Corriere Economia, realizzata da Carlo Cinelli e Daniela Polizzi.
"L’elettrochimica e gli sviluppi della tecnologia per la produzione dell’idrogeno verde è una carta di valore. De Nora può abbassare la bolletta del cliente con tecnologie più efficaci e minore consumo energetico".
A proposito del mercato azionario, Dellachà afferma che "cambia velocemente e può anche evolvere in senso positivo. L’obiettivo resta l’Ipo nella prima metà di quest’anno, noi andiamo avanti". E conferma il progetto dell’azienda controllata dalla famiglia DeNora con il 64% e partecipata da Snam con il 36% "in quel piano crediamo tutti noi in azienda", che la scorsa settimana ha annunciato l’avvio del processo di quotazione sul listino principale.
"Abbiamo curve di crescita importanti e De Nora vuole gettare le basi di un progetto che sosterrà i suoi investimenti attraverso il mercato dei capitali" dove l’azienda debutterà con i global coordinator Credit Suisse e Goldman Sachs e lo sponsor Mediobanca.
"La corsa al passaggio dal combustibile fossile a quello verde in atto non potrà che essere accelerata dalla crisi geopolitica. E sono convinto che solleciterà ancora di più di chi, come noi, si occupa di tecnologia per sviluppare vettori energetici alternativi. Ma anche gli stessi governi che vogliono impegnarsi a sostenere iniziative e progetti. Prendiamo il caso del progetto NEOM in Arabia Saudita dove con Thyssen Krupp Nucera lavoriamo per la creazione del più grande impianto di produzione di idrogeno verde del mondo, 'energizzato' da un parco eolico e solare, annesso ad una smart city completamente alimentata dall’impianto a idrogeno", dice Dellachà.
Dellachà ha firmato da poco un accordo in Qatar per la fornitura di sistema di electro-clorazione per il trattamento delle acque nell’ambito del progetto del più grande impianto LNG al mondo che sta realizzando la joint-venture tra Chiyoda Corporation and Technip Energies. "Senza contare che in quel paese la maggior parte dell’acqua utilizzata è dissalata. E noi quel sale lo possiamo usare per produrre cloro all’interno di un sistema di economia circolare" sottolinea l'AD di De Nora.
Sulla quotazione in Germania afferma: "Non siamo preoccupati, anzi, la quotazione servirà a “cristallizzare” i valori delle società di questo settore anche se Nucera fa impiantistica, noi tecnologia e componentistica". Per il gruppo milanese la valutazione attesa sul mercato terrà conto anche la partecipazione in Tk Nucera, "nella quale resteremo anche dopo la sua Ipo". Nonostante il portafoglio del gruppo comprenda oltre 250 famiglie di brevetti con più di tremila estensioni territoriali, alla fine dell'intervista, Dellachà ribadisce che quello che il mercato comprerà è la "crescita trasformativa" del gruppo.
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