03 Novembre 2025
Zelensky e Trump, fonte: Facebook, @adnkronos
Donald Trump boccia la richiesta di missili Tomahawk avanzata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Non sto valutando l'invio" dei missili ha riferito il tycoon, frenando una possibile escalation con Mosca, che più volte ha avvertito la Casa Bianca di non alimentare le tensioni. Nelle scorse settimane il Cremlino aveva riferito che l'invio dei Tomahawk non avrebbe cambiato le sorti della guerra ma avrebbe invece "incrinato" le relazioni tra Mosca e Washington.
Ad armare Kiev ci ha pensato invece Berlino, inviando 3 sistemi missilistici Patriot.
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato di non stare prendendo in considerazione la possibilità di fornire all’Ucraina i missili a lungo raggio Tomahawk, smentendo così le notizie contrastanti circolate nei giorni scorsi. Rispondendo a una domanda di un giornalista a bordo dell’Air Force One sulla possibilità di inviare tali armi a Kiev, Trump ha precisato: “No, non proprio.”
Intanto, il presidente ucraino Zelensky ha annunciato invece su X l’arrivo di nuovi sistemi missilistici Patriot dalla Germania, esprimendo la propria gratitudine a Berlino: “Abbiamo rafforzato la componente ‘Patriot’ della nostra difesa aerea ucraina. Ringrazio la Germania e il Cancelliere federale Friedrich Merz per questo passo congiunto volto a proteggere vite umane dal terrore russo. Da tempo stavamo preparando questo rafforzamento della nostra difesa aerea e ora gli accordi raggiunti sono stati attuati. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo sforzo!”
Zelensky ha poi attaccato Mosca, sottolineando l'importanza dei Patriot nel conflitto: “Gli attacchi aerei russi sono la principale posta in gioco di Putin in questa guerra: attraverso il terrore cerca di compensare la sua incapacità di raggiungere i suoi folli obiettivi sul campo. Pertanto, ogni rafforzamento della nostra difesa aerea ci avvicina letteralmente alla fine della guerra che tutti noi attendiamo. Meno risultati otterrà la Russia, maggiore sarà la sua motivazione a porre fine alla guerra.”
Nel frattempo, potenti esplosioni sono state segnalate nel deposito petrolifero di Shakhtarsk, nella regione di Donetsk occupata dai russi. La struttura sarebbe stata colpita poco prima delle 20:00 di ieri, ora locale, secondo quanto riportato dal canale Telegram Exilenova-Plus, che ha diffuso un video del presunto attacco. Lo riferisce il Kyiv Independent.
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