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Elezioni legislative mid-term Argentina, partito Milei vince con 40,8% dei voti, opposizione peronista ferma al 24,5%, Trump: "Lavoro straordinario"

L'affluenza al voto si è fermata al 67,85%, al minimo storico dal ritorno alla democrazia nel 1983. Il partito di Milei, La Libertad Avanza, ha ottenuto il 40,8% dei voti, mentre i peronisti il 24,5%

27 Ottobre 2025

Elezioni legislative Argentina, partito Milei vince con 40,8% dei voti, opposizione peronista ferma al 24,5%, Trump: "Lavoro straordinario"

Fonte: LaPresse

L’Argentina rinnova la sua fiducia in Javier Milei, consegnandogli un trionfo inatteso nelle elezioni legislative di medio termine che ieri hanno rinnovato metà della Camera dei deputati (127 seggi su 257) e un terzo del Senato. Il partito del presidente, La Libertad Avanza, ha superato il 40% dei consensi a livello nazionale, sconfiggendo i peronisti di Fuerza Patria in quasi tutte le province — da Córdoba a Santa Fe fino alla Terra del Fuoco — e recuperando terreno perfino nella provincia di Buenos Aires, tradizionale roccaforte della sinistra, dove a settembre era uscito sconfitto con 14 punti di distacco.

L'affluenza al voto si è fermata al 67,85%, al minimo storico dal ritorno alla democrazia nel 1983. Il partito di Milei, La Libertad Avanza, ha ottenuto il 40,8% dei voti, mentre i peronisti il 24,5%.

"Congratulazioni al presidente Javier Milei per la sua schiacciante vittoria in Argentina. Sta facendo un lavoro straordinario! La nostra fiducia in lui è stata giustificata dal popolo argentino", ha scritto Donald Trump sul suo social network Truth.

Elezioni legislative Argentina, partito Milei vince con 40,8% dei voti, opposizione peronista ferma al 24,5%, Trump: "Lavoro straordinario"

Mai una tornata di mid-term era stata seguita con tanta attenzione da Washington e dal resto del mondo. Il voto si è trasformato in un vero e proprio plebiscito sull’esecutivo ultraliberista di Milei, a due anni dal suo insediamento, sotto l’occhio vigile dell’"amico americano" Trump, che nei giorni scorsi aveva legato apertamente il sostegno finanziario statunitense al destino politico del presidente argentino: "Se non vince, ce ne andiamo".

I risultati sono arrivati nella notte italiana: La Libertad Avanza, che finora disponeva di soli 36 seggi, non ha replicato il 56% con cui Milei vinse il ballottaggio presidenziale del 2023, ma ha comunque consolidato la propria base elettorale e inflitto una pesante sconfitta ai peronisti, fermi sotto il 25%.

Da oggi Milei potrà contare su un sostegno parlamentare sensibilmente più ampio. Secondo le prime proiezioni, il suo partito — grazie ai nuovi 64 deputati eletti — supera un terzo dei seggi alla Camera, evitando così che l’opposizione possa bloccare i veti presidenziali sulle leggi in contrasto con l’equilibrio di bilancio. "Non arrendetevi perché siamo a metà strada e siamo sulla strada giusta", ha dichiarato Milei nell’evento conclusivo della campagna a Rosario. Sul fronte opposto, il governatore peronista di Buenos Aires, Axel Kicillof, ha definito "crudele" il programma economico del presidente.

Il voto si è tenuto in un clima di forte instabilità economico-finanziaria, acuita dalle tensioni valutarie e dal calo dei consumi interni. Determinante il sostegno degli Stati Uniti, che hanno aperto una linea di credito da 20 miliardi di dollari destinata al mercato del debito sovrano argentino, a cui si aggiunge uno swap finanziario di pari importo per stabilizzare le riserve in valuta del Paese.

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