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Ucraina, ok di Trump a invio 25 sistemi di difesa Patriot a Kiev, ma Medvedev avverte: “Il tycoon è sul sentiero di guerra con la Russia”

Dietro il via libera di Trump, tuttavia, non si nasconde un’immediata consegna. Le 25 batterie Patriot fanno parte di un accordo multimiliardario di lungo periodo, che deve ancora essere notificato e approvato dagli apparati statunitensi. Infatti, il pacchetto citato era già comparso a fine agosto nei documenti del Dipartimento della Difesa Usa, dove si parlava di una “possibile vendita” di sistemi Patriot all’Ucraina per un valore complessivo di quasi 180 miliardi di dollari

23 Ottobre 2025

Ucraina, ok di Trump a invio 25 sistemi di difesa Patriot a Kiev, ma Medvedev avverte: “Il tycoon è sul sentiero di guerra con la Russia”

Missili Patriot, fonte: Facebook, @Radio Cina Internazionale

Donald Trump ha dato il via libera all’invio di nuovi sistemi di difesa aerea Patriot all’Ucraina. La conferma arriva da Andriy Yermak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, che ha parlato di “pieno supporto” da parte di Washington. Ma dietro l’annuncio si nasconde una realtà più complessa: la fornitura di 25 batterie missilistiche rientra in un contratto a lungo termine, dal valore miliardario, che prevede consegne spalmate negli anni. Intanto da Mosca arriva la dura replica di Dmitri Medvedev, che accusa il leader americano di aver “intrapreso il sentiero di guerra contro la Russia”.

Ucraina, ok di Trump a invio 25 sistemi di difesa Patriot a Kiev, ma Medvedev avverte: “Il tycoon è sul sentiero di guerra con la Russia”

Secondo quanto dichiarato da Yermak in un’intervista, “abbiamo ricevuto piena conferma del supporto in materia di difesa aerea, principalmente per quanto riguarda i sistemi Patriot. In senso figurato, c'è una lunga coda, ma stiamo cercando di avvicinarci il più possibile alla finestra di consegna. La cosa più importante è che Trump ha dato il via libera, quindi le questioni rimanenti sono principalmente di natura tecnica”.

Dietro il via libera di Trump, tuttavia, non si nasconde un’immediata consegna. Le 25 batterie Patriot fanno parte di un accordo multimiliardario di lungo periodo, che deve ancora essere notificato e approvato dagli apparati statunitensi. L’Ucraina, dunque, dovrà attendere ancora a lungo prima di ricevere i nuovi sistemi di difesa.

Il Patriot, sistema missilistico terra-aria già fornito a Kiev nel 2023 sotto l’amministrazione Biden, resta uno degli strumenti fondamentali per l'Ucraina per contrastare gli attacchi russi su infrastrutture civili e obiettivi militari. Il governo Trump, fino ad ora, aveva mostrato maggiore cautela nell’invio di armamenti pesanti, ma il recente incontro tra Zelensky e i rappresentanti dell’industria della Difesa a Washington — tra cui la Raytheon Technologies, produttrice del sistema Patriot — sembra aver sbloccato la partita.

La “coda” nelle consegne, però, resta lunga: diversi Paesi europei, in particolare Polonia e Stati baltici, hanno già prenotato lo stesso tipo di armamenti, rallentando i tempi di Kiev. Inoltre, il pacchetto citato era già comparso a fine agosto nei documenti del Dipartimento della Difesa (ora ribattezzato “Dipartimento della Guerra”), dove si parlava di una “possibile vendita” di sistemi Patriot all’Ucraina.

Il documento della Defense Security Cooperation Agency, datato 29 agosto, parla infatti di una “possible Foreign Military sale to the Government of Ukraine of Patriot Air Defense System Sustainment”, per un valore complessivo di quasi 180 miliardi di dollari. Un’indicazione, più che una decisione definitiva, che include anche ordini di Paesi europei e prevede un successivo trasferimento a Kiev.

Le parole di Trump non sono dunque automaticamente vincolanti: ogni fornitura deve passare dal Congresso e dal Pentagono, che mantengono l’ultima parola su tempi e modalità.

Intanto, da Mosca arrivano avvertimenti a Trump. Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha attaccato duramente il presidente americano su Telegram: “Gli Stati Uniti sono avversari della Russia e il presidente americano ‘pacificatore’ ha ormai intrapreso pienamente il sentiero di guerra contro la Russia. Questo è il suo conflitto ora, non quello del senile Biden! Ovviamente diranno che non ha potuto fare a meno di subire pressioni dal Congresso, ecc. Questo non cambia il punto principale: le decisioni prese sono un atto di guerra contro la Russia. E ora Trump si è completamente allineato con l’Europa folle”.

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