Premio Nobel per la Pace, Machado presente ad Oslo, ma non ritirerà riconoscimento, al suo posto la figlia: leggerà discorso scritto dalla madre

Maria Corina Machado, premio Nobel per la Pace, si trova attualmente in Norvegia ma non parteciperà alla cerimonia di premiazione. A rappresentarla sarà la figlia, Ana Corina Sosa Machado, che salirà sul palco di Oslo per ritirare il prestigioso riconoscimento e leggerà il discorso scritto dalla madre. La notizia è stata confermata dal direttore dell’Istituto Nobel, Kristian Berg Harpviken.

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Il procuratore generale Tarek William Saab ha infatti ribadito che Machado, già vincitrice del Nobel per la Pace e figura centrale dell’opposizione, è attualmente oggetto di diverse indagini penali

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Maria Corina Machado, 58 anni, continua a vivere in clandestinità in Venezuela dal 2024 e fino all’ultimo non era chiaro se sarebbe riuscita a lasciare il Paese per essere presente alla cerimonia a Oslo. Nicolás Maduro aveva infatti dichiarato che la leader dell’opposizione sarebbe stata considerata una “fuggitiva” nel caso in cui avesse oltrepassato i confini nazionali, persino per ritirare il premio che porta il suo nome.

A rappresentarla sarà dunque la figlia Ana Corina Sosa Machado. “Sarà sua figlia Ana Corina Machado a ritirare il premio a nome della madre”, ha dichiarato Harpviken, aggiungendo che “Sarà la figlia a pronunciare il discorso scritto da Maria Corina stessa”.

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Machado è una delle figure più influenti dell’opposizione venezuelana: attivista per i diritti umani, ex deputata dell’Assemblea nazionale dal 2011 al 2014, fondatrice del movimento Vente Venezuela e dell’associazione civile Súmate, è anche parte della piattaforma cittadina “Io sono il Venezuela” insieme ad Antonio Ledezma e Diego Arria.

Il Comitato norvegese l’ha premiata “per il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”.

Dopo l’annuncio, Machado aveva confessato di essere “sotto shock”, sottolineando poi sui social: “Questo immenso riconoscimento della lotta di tutti i venezuelani è uno stimolo per portare a termine il nostro compito: raggiungere la democrazia”. Non era mancato un appello a Donald Trump, che ambiva allo stesso premio: “Siamo alle soglie della vittoria e oggi più che mai contiamo sul presidente Trump, sul popolo degli Stati Uniti, sul popolo dell'America Latina e sulle nazioni democratiche del mondo come nostri principali alleati per raggiungere la libertà e la democrazia”.

Poche ore dopo, il presidente statunitense aveva telefonato a Machado per congratularsi personalmente, confermando il sostegno americano alla sua causa.

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Mingardi (Istituto Bruno Leoni): "Machado, premiata quest'anno, lotta in Venezuela per la libertà e la trasparenza della politica"

Alberto Mingardi, Direttore Generale dell'Istituto Bruno Leoni, in occasione del Premio Bruno Leoni 2024 è stato intervistato da Il Giornale d’Italia. In merito al premio vinto dalla Machado dichiarò: "Il Premio Bruno Leoni è un premio che il nostro Istituto, l'Istituto Bruno Leoni appunto, attribuisce una volta l'anno a una personalità che ha fatto qualcosa di estremamente rilevante per la libertà individuale nell'ultimo anno ma anche nel corso della sua vita. In passato sono stati premiati importanti storici come Richard Pipes o un grande romanziere come Mario Vargas Llosa. Un economista come Vernon Smith, un grande riformatore come lei oggi, quest'anno viene premiato un personaggio davvero straordinario, Maria Corinna Machado. Maria Corina Machado è una donna che dall'inizio degli anni 2000 lotta nel suo paese per la libertà degli individui e per la trasparenza delle procedure politiche e democratiche. Nel 2023 ha vinto le primarie per presentarsi come concorrente alle presidenziali venezuelane contro il presidente Maduro, contro l'uomo forte del regime, Maduro le ha reso impossibile candidarsi, correre contro di lui. Maria Corina ha appoggiato un altro candidato e ha probabilmente vinto nella scorsa estate le elezioni. Solo che Maduro ovviamente ha negato questo risultato e Maria Corina Machado ha dovuto rifugiarsi in clandestinità e tutt'oggi non può uscire dal suo paese. È una grande vita e sono due anni straordinari di una personalità che si è spesa per la libertà sotto tutti i punti di vista, anche nelle situazioni più difficili."