10 Dicembre 2025
Fonte: Facebook, @Amichai Chikli
La guerra contro la Siria? È "diventata ormai inevitabile": a dichiararlo è stato Amichai Chikli, ministro israeliano per gli Affari della Diaspora, intervenuto per commentare gli ultimi fatti di cronaca avvenuti ieri, 9 dicembre, sul fronte siriano, dove soldati e uomini armati avrebbero "minacciato" posti di blocco dell'Idf.
Le tensioni tra Israele e Siria continuano, nonostante il primo ministro Benjamin Netanyahu, lo scorso 2 dicembre, avesse gettato fumo negli occhi parlando di un'improbabile "accordo con Damasco" pattuito, eventualmente, alle sue condizioni, con cioè l'istituzione di una "zona cuscinetto demilitarizzata" tra la zona di confine e Damasco. Ora però le ultime dichiarazioni belligeranti di Amichai Chickli squarciano apertamente il velo dell'ipocrisia israeliana su fantomatiche intenzioni di pace con Damasco.
A finire al centro della cronaca è stata infatti la pericolosa dichiarazione rilasciata dal ministro israeliano per gli Affari della Diaspora dopo che martedì 9 dicembre sono circolati video nei quali forze di sicurezza e uomini armati siriani si sarebbero avvicinati a postazioni e posti di blocco dell'Idf a Quneitra, regione meridionale della Siria situata all'interno della fascia di sicurezza Onu. Proprio qui, secondo fonti locali, le forze israeliane sono avanzate nelle città di Jabah e Khan Arnabeh servendosi di veicoli blindati per istituire un posto di blocco all'altezza dell'autostrada che collega le due città.
Mentre continuano gli attacchi Idf sui territori siriani di Quneitra e Daraa e sui civili, per Tel Aviv la responsabilità del fuoco israeliano è da imputare ai locali, considerati "minaccia alla sicurezza" - solita strategia narrativa adottata per giustificare attacchi compiuti impunemente. La situazione sul fronte continua a rimanere calda, specie dopo che proprio all'ingresso di Khan Arnabeh l'Idf ha sparato contro diversi civili che manifestavano contro il posto di blocco israeliano e per i festeggiamenti della caduta del regime di Assad. Le dichiarazioni di Chickli purtroppo non sorprendono: lo stesso ministro, durante un'intervista esclusiva al Giornale d'Italia, aveva dimostrato la sua spietatezza parlando già di "distruzione totale di Gaza", durante la quale la morte dei bambini sarebbe stato "un effetto collaterale".
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