17 Ottobre 2025
Obitorio, fonte: Wikipedia
Scandalo negli Stati Uniti. È stato scoperto un accordo dal valore di 1,1 miliardo di dollari con il quale la Marina Militare americana compra cadaveri dall'Università Southern California e li rivende poi a Israele, in particolare all'Idf, per far sì che i loro medici si possano "esercitare in maniera più fedele alla realtà". Dal 2017, anno della stipulazione, sarebbero almeno 89 i corpi finiti al centro di questo macabro giro, di cui le famiglie non sarebbero neanche pienamente al corrente.
Un’inchiesta di Annenberg Media ha svelato un accordo controverso tra la Marina degli Stati Uniti e l’Università della Southern California (USC), che da anni fornisce corpi umani freschi per l’addestramento dei medici militari israeliani dell’Idf. Dal 2017 a oggi, la Marina ha versato a USC oltre 860 mila dollari per almeno 89 cadaveri, 32 dei quali utilizzati specificamente per corsi chirurgici riservati al personale medico israeliano presso il Los Angeles General Medical Center.
Secondo i documenti, un contratto ancora attivo consente ulteriori acquisti fino a 225 mila dollari, portando il totale vicino a 1,1 milioni di dollari. L’obiettivo ufficiale: fornire addestramento chirurgico “realistico” su corpi freschi, alcuni perfusi con sangue artificiale per simulare pazienti feriti in combattimento.
Dietro la giustificazione medica, però, emergono forti interrogativi etici e politici. Il programma è supervisionato dal Navy Trauma Training Center, che gestisce corsi di 96 ore per medici e chirurghi dell’Idf, destinati a operare in scenari di guerra. Molti di questi corpi provengono dal Dipartimento degli Affari dei Deceduti della contea di Los Angeles, cioè da persone non reclamate dai familiari — individui che, dunque, non hanno potuto esprimere alcun consenso sull’uso dei loro resti.
“Anche da morti, le persone meritano rispetto e consenso informato”, ha ricordato il bioeticista Thomas Champney dell’Università di Miami, sottolineando come in questo caso “non ci sia alcuna garanzia che i cadaveri vengano trattati con dignità o secondo la volontà del defunto”.
Per la Marina Usa, la collaborazione con Israele “rafforza il legame con uno dei nostri principali alleati militari”. Ma per molti, questa motivazione conferma che lo scopo reale non è la medicina, bensì la preparazione alla guerra.
Diversi studenti e docenti della USC hanno denunciato l’accordo, parlando di “business della morte” e di sfruttamento di corpi senza voce per fini bellici. Nonostante le polemiche, l’università ha difeso la legittimità dei contratti, dichiarando di agire “in conformità con le normative”.
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