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Gaza, "piano di pace" approvato ma continuano raid Idf, 10 morti, attesa ratifica israeliana per cessate il fuoco, Smotrich: "Voterò no"

"Accordo di pace" approvato da Hamas e Israele, ma raid continuano a Gaza e i palestinesi continuano a morire. Smotrich voterà contro la ratifica del cessate il fuoco, Netanyahu rischia nuove fratture politiche nel governo

09 Ottobre 2025

L’invasione di Gaza, il moshiach, e la disperata ricerca del Grande Israele: il peggior nemico degli ebrei sono sionismo messianico e uomini come Netanyahu e Smotrich

Nella notte fra mercoledì 8 e giovedì 9 ottobre, sia Hamas che Israele hanno accettato il "piano di pace" per Gaza proposto dal presidente americano Donald Trump. Un progetto approvato, ma che pare un trattato di pace camuffato, un modo per far sì che Israele continui il genocidio dei palestinesi ma in modi più nascosti e mirati.

Non a caso, nelle ore successive alla firma dell'accordo, i raid dell'Idf nella Striscia sono continuati, causando almeno 10 morti. Israele si è giustificato, dicendo che per il cessate il fuoco è necessaria la ratifica del governo. Un ok che potrebbe anche non arrivare, viste le posizioni dell'ala di estrema destra e ultraortodossa. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha infatti annunciato: "Io voterò no alla ratifica, è un errore gravissimo per Tel Aviv accettare la proposta".

Gaza, "piano di pace" approvato ma continuano raid Idf, 10 morti, attesa ratifica israeliana per cessate il fuoco, Smotrich: "Voterò no"

Israele e Hamas hanno formalmente accettato un "piano di pace e di cessate il fuoco" mediato da Egitto, Qatar e Stati Uniti, con l’obiettivo di fermare le ostilità nella Striscia di Gaza e avviare il rilascio graduale degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi. L’intesa, secondo fonti diplomatiche arabe, è frutto di forti pressioni esercitate su Hamas da parte di Qatar e Egitto, sostenuti anche da Washington, preoccupata dal rischio di un’escalation regionale.

Il piano prevede una sospensione dei combattimenti, la consegna di aiuti umanitari e la liberazione di prigionieri palestinesi e di ostaggi israeliani, ma non sancisce una vera pace duratura. Fonti locali e analisti ritengono che Israele, pur riducendo i bombardamenti, manterrà una presenza militare permanente in ampie aree della Striscia e proseguirà operazioni mirate e rastrellamenti nei centri urbani, con l’obiettivo di consolidare il controllo del territorio anche in Cisgiordania.

Nonostante l’annuncio di una tregua effettiva già a mezzogiorno, i raid israeliani non si sono fermati: secondo il ministero della Sanità di Gaza, nelle ultime 24 ore sono stati uccisi almeno 10 palestinesi, tra cui due persone in coda per ricevere aiuti, e feriti 49 civili. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha chiarito che il cessate il fuoco entrerà in vigore solo dopo l’approvazione del governo, prevista per le 17.00 italiane.

Nel frattempo, si accentuano le divisioni interne in Israele. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, leader dell’estrema destra religiosa, ha annunciato che voterà contro l’accordo, definendolo “un errore gravissimo” che comporterebbe “la liberazione di futuri leader terroristi”. Pur non minacciando esplicitamente la tenuta della coalizione, la sua presa di posizione rischia di indebolire politicamente Netanyahu, stretto tra le pressioni internazionali per la tregua e quelle interne dell’ala radicale del suo governo, decisa a proseguire il genocidio fino alla distruzione totale di Hamas.

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