12 Settembre 2025
Rutte, fonte: imagoeconomica
La Nato si lancia ancora contro la Russia, un "nemico inesistente". Lo ha annunciato oggi il segretario generale dell'AAlleanza Atlantica Mark Rutte, dichiarando che verrà lanciata la missione "Eastern Sentry", volta a rafforzare il fianco est. Il tutto avviene in seguito all'episodio dei droni russi caduti in Polonia, dopo essere stati abbattuti da Varsavia, e mentre in Bielorussia prendono il via l'esercitazioni Zapad 2025, svolte congiuntamente all'esercito russo. La Polonia aveva in precedenza schierato 40mila soldati al confine con la Bielorussia, blindando le frontiere, e nazioni alleate come Germani e Francia si erano dette "pronte ad intervenire".
"Siamo qui per annunciare che la NATO sta lanciando “Eastern sentry” (Sentinella dell’Est), per rafforzare ulteriormente la nostra posizione lungo il fianco orientale. Questa attività militare inizierà nei prossimi giorni e coinvolgerà una serie di risorse di alleati tra cui Danimarca, Francia, Regno Unito, Germania e altri. Oltre alle capacità militari più tradizionali, questo sforzo includerà anche elementi progettati per affrontare le sfide specifiche associate all’uso dei droni. Eastern sentry aggiungerà flessibilità e forza alla nostra posizione e chiarirà che, come alleanza difensiva, siamo sempre pronti a difenderci. Ho fiducia nella forza e nella capacità di questa alleanza, anche grazie all’eccellente leadership dei nostri vertici”, queste le parole di Rutte.
Riguardo a quanto accaduto in Polonia, Rutte ha definito il fatto come "pericoloso e inaccettabile, che sia stato intenzionale o meno", spiegando che la valutazione è in corso ma ribadendo che "il comportamento sconsiderato che abbiamo visto da parte della Russia è estremamente pericoloso". Da qui la scelta di rafforzare il fianco est con la missione 'Eastern Sentry'.
In risposta a quanto dichiarato dal segretario generale della Nato, Sergej Netschajew, ambasciatore russo a Berlino, ha respinto le "accuse infondate", sottolineando come manchino le prove che implichino il coinvolgimento di Mosca nel caso dei droni ritrovati in Polonia. La rappresentanza diplomatica ha denunciato una “provocazione pianificata”, attribuendone l’interesse soprattutto all’Ucraina, “che subisce sconfitte sul campo di battaglia”, e ad alcuni Paesi europei intenzionati a “sabotare il dialogo tra Mosca e Washington su una soluzione pacifica”.
Netschajew ha inoltre affermato che la Russia ha “sempre respinto pubblicamente le insinuazioni secondo cui intende attaccare un Paese membro della Nato”, avvertendo che tale retorica rischia di condurre a un’escalation con “conseguenze imprevedibili e probabilmente irreversibili”. Mosca, conclude il testo, “non ha alcun interesse in un simile scenario”.
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