20 Agosto 2025
Netanyahu, Macron, fonte: Imagoeconomica
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha duramente attaccato anche il presidente francese Emmanuelle Macron sulla decisione di riconoscere la Palestina come Stato: "Farlo significa gettare benzina sul fuoco dell'antisemitismo e del terrorismo". L'Eliseo ha poi controbattuto: "Accuse assurde, infondate e abiette".
Nuovo strappo diplomatico tra Israele e Francia. In una lettera ufficiale del 17 agosto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Emmanuele Macron di “gettare benzina sul fuoco dell’antisemitismo” con la decisione di riconoscere uno Stato palestinese. Un’iniziativa, ha scritto, che “premia Hamas” e contribuisce ad alimentare l’odio antiebraico in Francia, dove gli episodi contro la comunità ebraica sono in aumento.
Il premier israeliano ha ricordato aggressioni a rabbini e cittadini ebrei, oltre al saccheggio degli uffici della compagnia El Al a Parigi, descrivendo il fenomeno come un “cancro” che si sarebbe aggravato sotto la presidenza Macron. Netanyahu ha chiesto al presidente francese di agire con determinazione “entro il capodanno ebraico, il 23 settembre”, abbandonando politiche di “appeasement”.
La reazione francese non si è fatta attendere. Il ministro per gli Affari europei Benjamin Haddad ha dichiarato che la Francia “non ha lezioni da imparare nella lotta contro l’antisemitismo” e ha invitato Israele a non strumentalizzare la questione. L’Eliseo ha parlato di accuse “erronee e abiette”, assicurando che la Repubblica “protegge e proteggerà sempre” i suoi cittadini ebrei.
Il riconoscimento della Palestina, annunciato da Macron e destinato a formalizzarsi all’Assemblea Generale dell’Onu di settembre, fa della Francia il primo Paese del G7 a compiere un passo di questo tipo. Una scelta che ha provocato reazioni dure non solo a Tel Aviv, ma anche a Washington: il ministro della Difesa israeliano Israel Katz l’ha definita “resa al terrorismo”, mentre il segretario di Stato americano Marco Rubio ha parlato di “ferita morale” per le vittime del 7 ottobre 2023.
Macron ha difeso la sua posizione come un atto necessario a rilanciare la soluzione a due Stati, ribadendo che ogni futuro assetto dovrà prevedere la smilitarizzazione di Hamas e garanzie di sicurezza per Israele.
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