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Usa, dopo Trump arriva anche il dietrofront di Musk: “Mi pento di alcuni miei post sul Presidente, sono andato troppo oltre”

La marcia indietro di Musk arriva dopo il dietrofront di Trump di ieri. Il Ceo di Tesla si reputa "pentito di alcuni suoi post sul tycoon"

11 Giugno 2025

Musk intervista Trump su X, il dialogo disallineato che manda su tutte le furie la Ue

Trump e Musk, fonte: Pixabay

Elon Musk ha fatto un parziale dietrofront dopo le aspre critiche rivolte al presidente degli Stati Uniti Donald Trump la scorsa settimana. Ieri era arrivata la marcia indietro del tycoon, mentre oggi, in un post pubblicato sulla sua piattaforma X, l’imprenditore sudafricano ha scritto: "Mi pento di alcuni miei post sul Presidente. Sono andati troppo oltre".

Dopo Trump arriva anche il dietrofront di Musk: “Mi pento di alcuni miei post sul Presidente, sono andato troppo oltre”

Musk non ha chiarito esattamente a quali messaggi si riferisse, ma il cambio di tono, segnalato dal messaggio su X  "Mi pento di alcuni miei post sul Presidente. Sono andati troppo oltre", rispetto alle aspre invettive precedenti è apparso evidente. La tensione tra i 2 era esplosa quando Musk aveva duramente criticato la nuova riforma economica sostenuta da Trump, definendola "un abominio disgustoso", in riferimento alla "grande e bella legge" promossa dalla Casa Bianca, che prevede nuove agevolazioni fiscali e tagli alla spesa pubblica.

In una serie di post infuocati, il fondatore di Tesla e SpaceX aveva anche attaccato i dazi commerciali voluti dal presidente, sostenendo che avrebbero potuto spingere il Paese verso una recessione. Non solo: Musk era arrivato a chiedere l’impeachment di Trump, alludendo – senza fornire prove – a presunti legami tra il presidente e Jeffrey Epstein. Accuse poi smentite ufficialmente dalla Casa Bianca.

Inoltre, Musk aveva addirittura "minacciato" di creare un nuovo partito politico in modo tale da poter rappresentare la popolazione media americana.

Alcuni di questi post sono stati successivamente rimossi, incluso quello sull’impeachment, ma il danno politico era ormai fatto.

Ieri la marcia indietro di Trump: “Non venderò la mia Tesla; Starlink è un buon servizio”, poi su Musk: “Gli voglio bene”

Ieri era arrivata, inaspettatamente, la marcia indietro del presidente Usa Donald Trump riguardo al suo rapporto con Elon Musk. Nel corso di un’intervista, Trump ha infatti chiarito di non avere intenzione di sbarazzarsi della sua Tesla, né del servizio Starlink, che utilizza regolarmente alla Casa Bianca.

Potrei spostare un po’ la Tesla, ma non credo che lo faremo con Starlink. È un buon servizio”, ha detto Trump, rispondendo a chi ipotizzava un distacco definitivo da Elon Musk e dalle sue creazioni tecnologiche, dopo le “liti” avvenute in precedenza. Sull’auto elettrica ha scherzato dopo la domanda “Dove ha intenzione di spostarla?”: “Non lo so, spostarla”. Poi, ha aggiunto con un sorriso: “Ho molte location. Infatti ne ho così tante che non so cosa farci con tutte”.

Nel corso della stessa intervista, a Trump è stato chiesto: “Ha mai visto Elon Musk scontrarsi fisicamente con il Segretario al Tesoro?". "No, non l’ho mai visto”, ha detto, smentendo indirettamente alcune voci di corridoio.

Poi una battuta più personale su Musk: “Pensa che abbia mai avuto droghe qui alla Casa Bianca?" "Davvero non lo so,non credo”, la risposta. Per poi concludere: “Gli auguro ogni bene. Avevamo un buon rapporto. Gli voglio molto bene, in realtà”.

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