22 Ottobre 2025
Gioielli rubati, fonte: Facebook, @SkyTg24
Il furto al Louvre di Parigi continua a far discutere. Secondo il museo il valore degli 8 gioielli rubati ammonta a 88 milioni di euro. Una cifra "estremamente spettacolare", come l'ha definita la procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ma che "non è nemmeno paragonabile con il danno storico". I ladri avrebbero fatto uso di un montacarichi rubato qualche giorno prima nel comune di Louvres, a nord-ovest della capitale. Il proprietario del mezzo, un privato cittadino, sarebbe stato aggredito durante un finto incontro di vendita con alcuni sconosciuti che gli avrebbero sottratto il macchinario, poi usato per introdursi nel museo. Intanto, arrivano anche le prime ipotesi degli investigatori, secondo cui il furto sarebbe stato possibile grazie ad una "soffiata da un dipendente infedele o che cerca vendetta".
Il valore dei gioielli rubati al Louvre ammonta a 88 milioni di euro. È questa la stima che è stata fatta dal museo sul furto avvenuto il 19 ottobre. Il ministero della Cultura francese ha diffuso l'elenco degli oggetti ecco quali sono:
A questi gioielli, il museo del Louvre di Parigi avrebbe attribuito la cifra di 88 milioni di euro, dopo che nei giorni scorsi si parlava del valore "inestimabile" del bottino. Beccuau ha promesso che i ladri "non l'avranno vinta", ma per ora di loro non c'è traccia nonostante il grande dispiegamento di poliziotti e gendarmi su tutto il territorio francese.
Gli investigatori sostengono che dietro alla rapina ci possa essere una "soffiata", come accade spesso. "Può trattarsi sia di un dipendente infedele sia di chi è stato licenziato e vuole vendicarsi", hanno spiegato. "C’è spesso uno scollamento tra chi compie il furto e chi tenta di piazzare la refurtiva. Gli intermediari provano a monetizzare entro 48 ore, talvolta all’estero. I gioielli possono essere nascosti addosso o trasportati come bagaglio a mano senza destare sospetti. Se però non ci riescono, col passare dei mesi diventano sempre più difficili da vendere: finiscono smembrati per ricavarne almeno il valore delle pietre. Oggi i criminali hanno armi digitali in più come il deep web e i pagamenti tramite criptovalute".
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