29 Maggio 2025
Donald Trump, fonte: imagoeconomica
Un tribunale federale ha bloccato i dazi di Trump, considerandoli "illegali". Nuovi risvolti in merito alle tariffe imposte dal tycoon. Stavolta, la Court of International Trade, competente in materia di commercio estero e dogane, ha deciso di stoppare i dazi che il presidente americano ha imposto, asserendo come quest'ultimo non abbia "l'autorità per imporli". Ira del tycoon: "Golpe di giudici non eletti". La Casa Bianca ha già annunciato ricorso: lo scontro giudiziario potrebbe arrivare fino alla Corte Suprema.
Un tribunale federale negli Stati Uniti ha bloccato i dazi doganali estesi sulle importazioni di Trump, imposti utilizzando una legge sui poteri d’emergenza. La sentenza è stata emessa da una giuria di tre giudici del tribunale del commercio internazionale con sede a New York. La Corte ha asserito che Trump non ha l'autorità per imporre tali tariffe, che secondo i giudici, dovrebbero essere approvate dal Congresso.
La pronuncia è arrivata dopo circa 7 cause legali che contestavano i dazi, sostenendo che Trump avesse oltrepassato la sua autorità nello stabilirli. Il presidente americano ha utilizzato l’International Emergency Economic Powers Act del 1977, ma gli viene contestato come questo non autorizzi l'uso dei dazi. La legge potrebbe essere applicata solo in presenza di una "minaccia insolita e straordinaria".
Trump ha sempre sostenuto che il deficit commerciale degli Stati Uniti con il resto del mondo costituisce un’emergenza nazionale in grado di giustificare la misura. Tuttavia, non va dimenticato come il tycoon sia spesso tornato indietro sui suoi passi, affinché si potessero negoziare degli accordi coi Paesi a cui sono stati imposte le tariffe. Un aspetto cruciale e da non dimenticare, considerando che si sta parlando di un "deal maker".
La pronuncia del tribunale federale non è piaciuta a Trump. Così un portavoce della Casa Bianca: "Non spetta a giudici non eletti decidere come affrontare adeguatamente un'emergenza nazionale. Il Presidente Trump si è impegnato a mettere l'America al primo posto e l'amministrazione si impegna a utilizzare ogni leva del potere esecutivo per affrontare questa crisi e ripristinare la grandezza dell'America".
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