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Mohammed al-Jolani, chi è il leader dei ribelli in Siria: possibile successore di Assad, ex di Al Qaeda e Isis, i 5 anni di prigione Usa in Iraq

A Camp Bucca passò cinque anni, un periodo in cui gli americani avrebbero cominciato ad organizzare lo scenario che stiamo vedendo quest'oggi, condividendo assieme a lui una strategia per rovesciare il governo di Assad. Al-Jolani sarebbe stato finanziato da Washington, il cui obiettivo sarebbe quello di avere un territorio vicino a loro e ad Israele

08 Dicembre 2024

Mohammed al-Jolani, chi è il leader dei ribelli in Siria: possibile successore di Assad, ex di Al Qaeda e Isis, i 5 anni di prigione Usa in Iraq

Mohammed al-Jolani è il leader dei ribelli in Siria. Il capo che guida gli insorti che hanno rovesciato il governo di Assad si pone quasi in modo scontato come successore proprio del presidente siriano. È lui che ha guidato i ribelli islamisti in 11 giorni fino alla conquista della capitale. Scopriamo assieme chi è.

Mohammed al-Jolani, chi è il leader dei ribelli in Siria

Al-Jolani è nato nel 1982 a Riyadh, in Arabia Saudita, dove suo padre lavorava come ingegnere petrolifero. Figlio di un esponente della sinistra nazionalista araba originario delle alture del Golan siriane occupate da Israele nel 1967. È tornato in Siria nel 1989, stabilendosi vicino a Damasco, ma di questo suo periodo si sa poco. Nel 2003 si è unito ad Al Qaeda in Iraq ed è stato arrestato tre anni più tardi dopo uno scontro con le truppe americane, finendo in un carcere in Iraq gestito dagli Usa. A Camp Bucca passò cinque anni, un periodo in cui gli americani avrebbero cominciato ad organizzare lo scenario che stiamo vedendo quest'oggi, condividendo assieme a lui una strategia per rovesciare il governo di Assad. Al-Jolani sarebbe stato finanziato da Washington, il cui obiettivo sarebbe quello di avere un territorio vicino a loro e ad Israele.

In questo periodo al-Jolani diede anche vita alla colonna siriana di Al Qaeda, il Fronte al-Nusra, che accrebbe la sua influenza nelle aree controllate dall'opposizione, in particolare Idlib. Al-Jolani si coordinò in quegli anni con Abu Bakr al-Baghdadi, capo dello "Stato islamico in Iraq" di Al Qaeda, che in seguito divenne Isil (Isis). Ma nel 2014 decise di non prestare fedeltà al califfato proclamato da Al-Baghdadi, mantenendo la vicinanza ai gruppi ribelli dell’Esercito Siriano Libero sostenuti dagli Usa. Due anni più tardi è arrivata la rottura definitiva, e dal 2016 lui e il suo gruppo si sono accreditati come "custodi credibili di una Siria liberata da al-Assad". "Ci siamo allontanati da Al Qaeda la nostra battaglia ora è solo per liberare la Siria dal dittatore al-Assad", diceva in un video.

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