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Ucraina, Yermak continua la guerra: "Nessun sano di mente darebbe territori a Mosca, disposti a negoziare linea di contatto ma no cessioni"

Yermak, "braccio destro" di Zelensky indagato per corruzione nel caso Energoatom, ha insistito nel rifiuto di qualsiasi forma di cessione territoriale definendola "anti costituzionale"

28 Novembre 2025

Ucraina, Yermak continua la guerra: "Nessun sano di mente darebbe territori a Mosca disposti a negoziare linea di contatto ma no cessioni"

Andriy Yermak

Fare cessioni territoriali in cambio della pace? Niente affatto: la sovranità territoriale ucraina è "off-limits" nei colloqui di pace. A dirlo è il "fedelissimo" di Zelensky Andriy Yermak, proprio oggi perquisito nei suoi uffici governativi e nella sua abitazione a Kiev perché indagato per corruzione nell'affaire Energoatom.

Ucraina, Yermak continua la guerra: "Nessun sano di mente darebbe territori a Mosca, disposti a negoziare linea di contatto ma no cessioni"

Andriy Yermak, capo dello Staff del presidente Volodymyr Zelensky e nominato proprio da quest'ultimo capo della delegazione che ha portato avanti i colloqui di pace col Segretario Usa Marco Rubio nonostante il suo coinvolgimento nello scandalo corruzione, è tornato a parlare delle clausole dell'accordo. Ne ha parlato in un'intervista esclusiva col The Atlantic: parole che, ancora una volta, vogliono rivendicare l'integrità territoriale ucraina in barba a qualsiasi compromesso tra le parti.

"Nessuna persona sana di mente oggi firmerebbe un documento per cedere un territorio" insiste il "fedelissimo" di Zelensky definendo "incostituzionale" la cessione dei territori. "Finché Zelensky sarà presidente, nessuno dovrebbe contare sul fatto che cediamo territorio. Non cederà territori. La Costituzione lo proibisce". Una linea che calpesta gli stessi passi già fatti da Zelensky quando nel suo penultimo discorso alla Nazione, assicurava di non "tradire gli interessi nazionali" difendendo "la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina". Solo ieri però il presidente Putin in conferenza stampa rivendicava il suo posizionamento: stop alla guerra solo con cessione del Donbass da parte ucraina.

Così Yermak torna sul punto scalpitando: nessuna concessione territoriale perché "nessuno può farlo a meno che non si voglia andare contro la Costituzione ucraina e il popolo ucraino. Tutto ciò di cui possiamo realisticamente parlare - concede Yermak - è definire la linea di contatto". Vale a dire, le posizioni dei due schieramenti bellici avversari. "Ed è quello che dobbiamo fare" conclude Yermak.

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