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Guerra Siria, oltre 400 morti per attacco jihadisti, Assad a Damasco dopo incontro con Putin: "Sradicheremo i ribelli"; Iran e Russia in suo soccorso

Mosca: "L'esercito arabo siriano, con l'assistenza delle Forze aerospaziali russe, sta continuando la sua operazione per respingere l'aggressione terroristica nelle province di Idlib, Hama e Aleppo"; Iran: "Sostegno globale al governo, alla nazione e all’esercito siriano nella lotta al terrorismo"

02 Dicembre 2024

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Assad e Putin

Continua l'avanzata dei ribelli jihadisti che, dopo Aleppo, hanno preso il controllo di tutta la provincia di Idlib provocando oltre 400 morti con i loro attacchi in Siria. Il presidente siriano Bashar Al Assad è tornato a Damasco dopo un incontro con il presidente russo Vladimir Putin e ha promesso che "sradicherà i terroristi". Ha fatto seguito il ministero della Difesa siriano annunciando che l'esercito lancerà presto un contrattacco. Iran e Russia hanno ribadito il loro supporto al governo siriano "per respingere l'aggressione terroristica".

Siria: “Almeno 400 morti dall'inizio dell'offensiva”

Oltre 400 persone sono state uccise, tra cui decine di civili, da quando i ribelli siriani hanno lanciato l'offensiva a sorpresa contro Bashar al-Assad mercoledì scorso, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, la ong basata nel Regno Unito che monitora da anni il conflitto siriano. Il bilancio delle vittime include anche il personale militare. La tv di Stato siriana ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza fornire prove o dettagli.

Mosca: "Aiutiamo esercito Assad contro ribelli in 3 province"

L'esercito russo ha affermato che sta aiutando l'esercito siriano a "respingere" le forze ribelli in tre province del nord della Siria, sostenendo così il governo guidato dall'alleato di Mosca Bashar al-Assad. "L'esercito arabo siriano, con l'assistenza delle Forze aerospaziali russe, sta continuando la sua operazione per respingere l'aggressione terroristica nelle province di Idlib, Hama e Aleppo", ha affermato l'esercito russo in un comunicato sul suo sito web.

Siria, ministro Esteri Iran ad Assad: con voi contro terrorismo

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha ribadito il "sostegno globale al governo, alla nazione e all’esercito siriano nella lotta al terrorismo" per "proteggere la stabilità e la sicurezza regionale". E' quanto riferisce l'agenzia di stampa iraniana Irna in merito alla visita a Damasco del capo della diplomazia di Teheran che ha incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad.

Assad tornato a Damasco, ieri a Mosca ha visto Putin

I media governativi siriani hanno annunciato che Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin. Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci. Tuttavia il sito dell'agenzia di notizie governativa Sana non è funzionante e i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin.

Testimone italiano: raid vicino palazzo governatore Aleppo

"Poco fa un raid aereo ha preso di mira il centro di Aleppo, vicino al palazzo del governatorato. Non sappiamo se ci sono morti o feriti. Il bilancio invece dell'attacco all'ospedale universitario di stamani parla adesso di 12 civili morti e 23 feriti. L'ambasciata francese stava organizzando un convoglio sperando di uscire da Aleppo ma per oggi non è possibile, sembra siano in aumento gli scontri nelle aree fuori dalla città". Così Davide Chiarot, operatore della Caritas Italiana che vive non lontano dal centro di Aleppo nella Comunità del Movimento dei Focolari. Si trova in Siria da due anni.

Mosca: uccisi 320 miliziani e distrutti 60 veicoli in Siria oggi

L'esercito governativo siriano e le forze aerospaziali russe continuano a respingere i ribelli a Idlib, Hama e Aleppo e hanno ucciso almeno 320 miliziani e distrutto oltre 60 veicoli da combattimento nell'ultima giornata. Lo ha affermato Oleg Ignasyuk, vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti opposte in Siria - divisione del ministero della Difesa russo - citato dalla Tass. "Durante la giornata, sono stati lanciati missili e bombe su aree di dispiegamento di miliziani e sui loro depositi di armi e munizioni, postazioni di artiglieria e difesa aerea e centri di controllo. Almeno 320 militanti sono stati uccisi e 63 veicoli corazzati e altri veicoli da combattimento sono stati distrutti", ha affermato.

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