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Klaus Schwab accusato di razzismo, molestie sessuali e aver licenziato donne perché incinte da ex dipendenti del WEF

Ex impiegati del WEF hanno raccontato dei veri e propri traumi durante la loro permanenza a Davos

01 Luglio 2024

Klaus Schwab accusato di razzismo, molestie sessuali e aver licenziato donne perché incinte da ex dipendenti del WEF

Klaus Schwab, fonte: imagoeconomica

Accuse pesanti verso Klaus Scwhab, fondatore del WEF: razzismo, molestie sessuali, aver licenziato donne perché incinte, e tanto altro. L'86enne che lascerà a gennaio 2025 la guida del Forum economico mondiale da lui creato, e sul quale negli ultimi tempi girano voci su un possibile ricovero, malattie di salute nonché morte, è stato accusato da ex dipendenti del WEF e da parte del personale che lavora ancora a Davos. Un'inchiesta portata avanti dal Wall Street Journal sulle condizioni di lavoro negli uffici. 

Klaus Schwab accusato di razzismo, molestie sessuali e aver licenziato donne perché incinte

Ex impiegati del WEF hanno raccontato dei veri e propri traumi durante la loro permanenza al WEF: Klaus Schwab avrebbe insultato o penalizzato dipendenti solo perché neri. Sei dipendenti di colore sarebbero stati licenziati e il dirigente Jean-Loup Denereaz era stato licenziato per aver offeso così una collega: "Cosa puoi aspettarti da una negra?".

Parte delle accuse non toccano solo Schwab, ma anche il "suo cerchio magico". Ad esempio Tiffany Hart ha raccontato che il senior executive Roberto Bocca l’aveva insultata chiamandola "bitch", e quando si era lamentata gli era stato replicato che Bocca era "italiano e molto passionale". Nel 2018 Justyna Swiatkowska aveva denunciato alle Risorse umane il manager George Karam, perché l’avrebbe invitata a bere e l’aveva toccata e baciata senza il suo consenso.

Schwab aveva chiesto di licenziare degli over 50 con la scusa di voler ringiovanire l'organizzazione. Quando il capo delle risorse umane Paolo Gallo gli disse che per farlo sarebbero servite motivazioni legate alle loro prestazioni, lui stesso era stato cacciato. Una donna ha raccontato che nel 2017 aveva ricevuto l’incarico di gestire una nuova iniziativa per le startup. Quando però aveva comunicato di essere incinta, era stata sollevata dall’incarico. "Almeno sei dipendenti sono state allontanate o hanno visto le loro carriere penalizzate, mentre aspettavano figli o quando erano tornare dalla maternità".

Licenziamenti che vanno a toccare anche il "body shaming", un tema che sta tanto a cuore alle elite di cui Schwab fa parte. Barbara Erskine ha rivelato che Schwab aveva incaricato un membro del Cda di dirle che doveva perdere peso, perché non aveva "charm". Il decaologo è lunghissimo, ed il quotidiano americano ha provato a raccogliere quante più testimonianze possibili.

La replica del WEF

Il WEF ha smentito tutto, e attraverso il portavoce Yann Zopf ha risposto che l’articolo "caratterizza in maniera fuorviante la nostra organizzazione, la cultura e i colleghi, incluso il nostro fondatore".

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