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Haiti, premier Ariel Henry rassegna le dimissioni, caos nel Paese in seguito all'annullamento delle elezioni

La decisione arriva dopo un periodo di caos sull’isola caraibica in cui le gang della capitale hanno dato vita ad una caccia all’uomo per liberarsi dell’attuale governo. Per lui

12 Marzo 2024

Haiti, premier Ariel Henry rassegna le dimissioni, caos nel Paese in seguito all'annullamento delle elezioni

Ariel Henry, fonte: Facebook @NTV Kenya

Arrivano le dimissioni del primo ministro di Haiti Ariel Henry. Dopo settimane di caos e disordini, Henry ha comunicato la sua decisione durante una conversazione telefonica con il Segretario di Stato USA Antony Blinken. La conferma è arrivata anche dal presidente della Guyana e della Comunità dei Caraibi (Caricom) Irfaan Ali durante una conferenza stampa di emergenza tenutasi in Giamaica sulla situazione haitiana: “Prendiamo atto delle dimissioni del primo ministro Ariel Henry. Le dimissioni aprono a un accordo di transizione pacifica del potere”. “Voglio ringraziare il primo ministro Ariel Henry per il suo servizio ad Haiti – ha poi aggiunto Ali – Penso che siamo tutti d’accordo: Haiti è sull’orlo del disastro. Dobbiamo intraprendere un’azione rapida e decisiva”.

Haiti, il premier Ariel Henry rassegna le dimissioni dopo le pressioni esercitate dalle bande criminali del Paese

Dopo aver allungato lo stato di emergenza fino al 3 aprile, ad Haiti regna il caos. Le bande ribelli hanno messo in ginocchio la capitale Port au Prince e tra i vari disordini si registra la maxievasione di circa 3800 detenuti da due dei principali penitenziari dell’isola, assediati nella notte tra sabato 2 e domenica 3 marzo. 

I prigionieri hanno poi preso di mira luoghi pubblici, come l’aeroporto cittadino, varie stazioni di polizia e lo stadio di calcio, nel quale è stato tenuto in ostaggio un dipendente per diverse durante “l’invasione di campo”.

A guidare il rovescio del Paese sarebbe l’ex ufficiale di polizia Jimmy Cherizier, alias “Barbecue”, ora leader della coalizione delle bande armate più potenti di Haiti, la “G9 an fanmi” (G9 e famiglia). “Ribadiamo che la popolazione non è il nostro nemico, i gruppi armati non sono il vostro nemico – ha dichiarato Barbecue – Arrestate Ariel Henry per la liberazione del Paese. Con queste armi cambieremo il Paese”.

Le motivazioni della rivolta e il futuro di Haiti

Ariel Henry è stato eletto primo ministro ad interim dopo l’assassinio del presidente Jovenel Moise, avvenuto nel luglio del 2021. Da quel giorno, il primo ministro promise alla popolazione haitiana di organizzare al più presto le elezioni del nuovo presidente. Tuttavia, ciò non è mai avvenuto. Gli scontri iniziati il 29 febbraio sono scoppiati in seguito all’annullamento delle elezioni presidenziali previste per il 7 marzo e a seguito di una visita di Henry in Kenya, dove ha chiesto alle Nazioni Unite un contributo armato per placare i dissidi.

Stando agli ultimi sviluppi, gli USA contribuiranno alla missione di sicurezza multinazionale guidata dal Kenya con 300 milioni di dollari. “Annuncio che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta raddoppiando il sostegno approvato per la missione da 100 milioni di dollari a 200 milioni di dollari – ha dichiaro Blinken – E questo porta il sostegno totale degli Stati Uniti a 300 milioni di dollari per questo sforzo”.

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