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Europee, Ppe ricandida von der Leyen alla guida della Commissione Ue come anticipato dal GdI: 400 sì, 89 no, 10 non validi e 238 astenuti: "Gli amici di Putin vogliono distruggere l'Europa"

Il Congresso del Ppe ha approvato la sua candidatura, mostrando però delle crepe. Non tutti infatti sono a favore di un secondo mandato dell'ex ministro tedesco. Passa col 54% dei voti

07 Marzo 2024

Europee, crepe nel Ppe per ricandidatura von der Leyen alla guida della Commissione Ue: 400 sì e 89 no

Von Der Leyen, fonte: imagoeconomica

Le elezioni europee si avvicinano, e di conseguenza cominciano i preparativi. La ricandidatura di Ursula von der Leyen per il Ppe non è in discussione. Von der Leyen ha comunicato la decisione di voler provare a fare un secondo mandato solo due settimane fa, probabilmente dopo qualche porta in faccia da poltrone più ambite, come quella della Nato. Quest'oggi, giovedì 7 marzo, il Congresso del Ppe ha dovuto ha approvato la sua candidatura, mostrando però delle crepe.

Europee, crepe nel Ppe per ricandidatura von der Leyen alla guida della Commissione Ue: 400 sì e 89 no

Non tutti infatti sarebbero felici di un secondo mandato della von der Leyen. I votanti sono stati 499, dei quali 489 voti validi. 400 favorevoli ad una riconferma, 89 no, 10 non validi e 238 astenuti. Segno di una spaccatura visibile all'interno del gruppo che racchiude le forze di centrodestra, che approva l'operato negli ultimi cinque anni, ma non fino in fondo.

Von der Leyen al congresso ha messo nel mirino l'estrema destra: "L'Europa unita viene sfidata come mai prima d'ora dai populisti, dai nazionalisti, dai demagoghi, che sia l'estrema destra o l'estrema sinistra, che sia Ressemblement National o Konferencja. I nomi possono essere diversi, ma l’obiettivo è lo stesso: vogliono calpestare i nostri valori e vogliono distruggere la nostra Europa e noi del Ppe non permetteremo mai che ciò accada". L'ex ministro tedesco dovrà vedersela con Nicolas Schmit, candidato del PSE.

Von der Leyen si ricandida: ecco il suo piano

Il piano di von der Leyen in caso di nuovo mandato, è presto detto. "Produrre più armi come abbiamo fatto coi vaccini Covid", "meno green e più armi". La presidente "pro-Nato", "pro Europa" e "pro Ucraina" si concentrerebbe soprattutto nel procurarsi l'arsenale nel caso in cui un giorno la guerra si spostasse nel Vecchio Continente e ad armare ancora più l'Ucraina, come ha affermato lei stessa: "Questo è un momento decisivo. Il segnale di Bucarest oggi è un Ppe che rappresenta un Europa forte e sicura, pacifica e prospera, democratica e unita. Siamo a favore dell’Ue, a favore dell’Ucraina, a favore dello stato".

"La guerra in Europa forse non è imminente ma non è impossibile", ha detto a Stasburgo una settimana fa, quando consigliava "appalti congiunti sulle armi come è avvenuto su vaccini e gas".

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