16 Gennaio 2024
Fonte foto: tratta da Sky TG24
Gli scontri tra gli Houthi, Usa e Uk stanno bloccando l'accesso al canale di Suez e le navi dirette in Europa si trovano costrette a circumnavigare l'Africa. In questa situazione alcune delle più importanti aziende petrolifere, tra cui Shell, si è vista costretta a sospendere a tempo indeterminato le proprie spedizioni attraverso il Mar Rosso.
Sempre più imbarcazioni, tra cui le navi container, hanno deciso di evitare il canale di Suez per via degli scontri tra gli angloamericani e gli Houti. Pertanto le compagnie hanno deciso di dirigersi verso il capo di Buona Speranza, rotta che va da Singapore al Nord Europa e che però richiede dai 10 ai 14 giorni in più di navigazione, 3.500 miglia nautiche in più e un milione di dollari in più di carburante.
Si può capire l'importanza del canale di Suez dai numeri. Al suo interno infatti vengono trasportati ogni giorno centinaia di migliaia di container. Nelle ultime settimane il traffico è sceso del -66% rispetto alla media storica, mentre sono aumentati i ritardi. Diverse aziende hanno iniziato a lanciare diversi allarmi sulla mancanza di componenti. Tra queste spicca Tesla, che ha fatto sapere di essere costretta “a sospendere la produzione di veicoli nella Gigafactory di Berlino-Brandeburgo tra il 29 gennaio e l'11 febbraio, ad eccezione di alcuni comparti”. In coda ci sono le segnalazioni di Ikea e Volvo (Belgio). Se si pensa che attraverso il canele di Suez passa quasi il 12% del commercio globale e il 9% di prodotti legati al petrolio, la questione legata ai ritardi non è indifferente.
La notizia del blocco del canale di Suez è una notizia importante anche per l'Italia, visto che il 40% delle merci partite e/o arrivate nel nostro paese è passato da lì (per un valore di 150 miliardi di euro). Entrando nel dettaglio, sono due i motivi in particolare. Dalla vicinanza dei porti con il canale e soprattutto per la forza del nostro Paese come esportatore e importatore di materie prime. Eppure il blocco comporta l'aumento dei costi di trasporto, in particolare dalla Cina, che sono quattro o cinque volte più alti. Sotto la lente di ingrandimento c'è la tratta Shangai-Genova.
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