28 Maggio 1996
Oggi è martedì 28 maggio. Di quale anno possiamo discutere. 1996? E chi l'ha detto? Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione vaticana per la dottrina della fede, dopo essersi fatto fotografare, insieme con altri 150 principi della Chiesa, in un libro dedicato agli stessi cardinali, ha concesso un'intervista nella quale smonta e smentisce il calendario. Tutta colpa di Dionysius Exiguus, che sarebbe poi Dionigetto o Dionigi il Piccolo, il quale era un monaco del secolo Quinto e non avendo altro da fare si mise un giorno a contare quanto tempo era trascorso dalla nascita di Cristo. Saltò qualche riga, tirando di conto, e si ritrovò con quello che ci passa oggi il convento, pardon, il calendario.
Lui aveva individuato nel 25 dicembre del 753 dalla fondazione di Roma, giorno mese e anno del natale di Gesù, facendo coincidere il fatto con la monarchia di Erode. Ma Erode morì nel 750, dunque tre anni prima di quella data del Dionigi. Ora poiché Erode, non avendo altre cose da fare anche lui, fece uccidere i bambini di Betlemme “dai due anni in giù”, secondo il vangelo di Matteo, la nascita di Cristo va collocata almeno due-tre anni prima della morte del tiranno medesimo, cioè diciamo nel 746 o 747, quindi 5 o 6 anni avanti Cristo.
Gesù sarebbe nato prima di se stesso. E nemmeno il 25 dicembre è sicuro, lo ha detto anche il Papa secondo il quale sarebbe una data tradizionale, scelta e simboleggiata dei Cristo Luce. Avviste Rutelli e Di Pietro che per il Giubileo è meglio lasciar perdere, sono fuori tempo massimo, scaduto da 24 mesi, come minimo.
Ratzinger è una persona seria, figlio di un gendarme e di una cuoca, a 18 anni portava l'elmo della Wehrmacht, viveva a Monaco, ha scritto e detto cose feroci, da grande inquisitore contro l’omosessualità, il sacerdozio femminile, la contraccezione.
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