10 Luglio 2023
Joe Biden, fonte: Imagoeconomica
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si prepara per un importante tour in Europa, che includerà il summit Nato di Vilnius. Questo viaggio sarà un nuovo test per la sua leadership e l'unità degli alleati, poiché le divisioni sul percorso d'ingresso di Kiev nell'Alleanza e il veto di Turchia e Ungheria all'entrata della Svezia rischiano di distruggere l'armonia tra i Paesi membri.
Uno dei punti critici che Biden affronterà durante il suo tour è la controversa decisione di inviare munizioni a grappolo all'Ucraina. Queste munizioni sono vietate da due terzi dei Paesi Nato a causa del pericolo che rappresentano per la popolazione civile. Numerosi Paesi alleati degli Stati Uniti hanno espresso la loro contrarietà a questa scelta, incluso Amnesty International, che ha sottolineato come le bombe a grappolo costituiscano una grave minaccia per la vita dei civili, anche dopo la fine del conflitto.
Il tour di Biden inizierà oggi a Londra, dove avrà incontri con il premier britannico Rishi Sunak a Downing Street e con Carlo III a Windsor. Durante la visita, parteciperà anche a un evento sul clima con filantropi ed investitori. Successivamente, il 11 e il 12 luglio, si dirigerà verso Vilnius, in Lituania, per partecipare al summit Nato che si concentrerà principalmente sulla crisi ucraina. Biden ribadirà il sostegno incondizionato degli Stati Uniti a Kiev per l'intera durata del conflitto, sebbene la Casa Bianca si mostri cauta riguardo all'adesione dell'Ucraina all'Alleanza atlantica. Il presidente stesso ha affermato che non c'è unanimità all'interno dell'Alleanza Atlantica sull'inclusione o meno dell'Ucraina nella famiglia Nato, soprattutto "nel mezzo di una guerra".
Il 13 luglio, Biden concluderà la sua visita europea a Helsinki, dove si terrà il summit Usa-leader nordici. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan, ha dichiarato che questo viaggio dimostrerà la leadership del presidente sulla scena mondiale.
L'ingresso dell'Ucraina nella Nato rimane un altro punto di alta tensione. Mentre Kiev continua a fare pressioni per un impegno inequivocabile da parte dell'organizzazione, la Germania insiste nel ritardare l'adesione dell'Ucraina alla Nato. Secondo una fonte della Nato, durante il vertice, la Germania cercherà di sollecitare gli altri alleati a concentrarsi sulle garanzie di sicurezza anziché sulle proposte di ingresso, al fine di consentire all'Ucraina di difendersi anche in assenza di adesione, ritardando così il suo ingresso nell'organizzazione. La Germania non sembra favorevole all'attivazione dell'articolo 5 del trattato Nord Atlantico, che prevede l'intervento militare degli alleati in caso di attacco a uno Stato membro da parte di un aggressore esterno. Biden condivide questa opinione, sottolineando la necessità di evitare una situazione in cui tutti siano in guerra con la Russia. Ha anche affermato che l'Ucraina non è pronta per diventare membro della Nato e che è necessario del tempo per qualificarsi.
Biden suggerisce di tracciare un percorso razionale per l'Ucraina al fine di qualificarsi per l'adesione alla Nato e nel frattempo promette che gli Stati Uniti, insieme agli alleati, continueranno a fornire sicurezza e armi all'Ucraina, seguendo l'esempio di quanto fatto per Israele. Biden si mostra ottimista riguardo all'ingresso imminente della Svezia nell'Alleanza, che è bloccato principalmente da Ankara, che rimprovera Stoccolma per l'ospitalità riservata ai militanti curdi e per il recente episodio di bruciare impunemente il Corano in piazza. Il presidente statunitense ha suggerito la possibilità di un accordo che soddisfi i desideri di Turchia e Grecia, che hanno rapporti tesi, potenziando così complessivamente le capacità militari della Nato. Tuttavia, ha sottolineato che questa possibilità è ancora in fase di discussione. Biden terrà almeno due discorsi pubblici durante il suo viaggio in Europa, uno dopo il summit Nato e l'altro dopo la tappa a Helsinki, dove si svolgerà il summit Usa-leader nordici.
Da parte sua, l'Ucraina continua a fare pressioni per un impegno chiaro e inequivocabile da parte della Nato riguardo alla sua adesione. L'ambasciatore ucraino in Germania, Oleksii Makeiev, ha dichiarato che si aspettano un invito chiaro e inequivocabile all'adesione alla Nato durante il summit di Vilnius. Makeiev ha avvertito che gli errori commessi al summit Nato di Bucarest nel 2008 non dovrebbero ripetersi. In quel momento, la Germania, guidata all'epoca dalla cancelliera Angela Merkel, si oppose all'ammissione rapida dell'Ucraina all'alleanza. L'ambasciatore ha affermato che se l'Ucraina fosse stata già membro della Nato nel 2014, l'annessione della Crimea, la guerra nel Donbass e l'attuale aggressione russa su larga scala non sarebbero mai avvenute.
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