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Vertice Nato di Vilnius, Stoltenberg detta la linea in anticipo: "Ucraina nell'alleanza, 300mila soldati in stato di allerta e 500 mln a Kiev"

Con 4 giorni di anticipo sul vertice Nato di Vilnius dell'11 e 12 luglio, Stoltenberg detta già la postura delle decisioni che gli alleati dovranno approvare: appoggio all'entrata di Kiev nell'alleanza e disponibilità a mettere 300mila soldati in stato di allerta

07 Luglio 2023

Stoltenberg

fonte: Imagoeconomica

Nella giornata di oggi, venerdì 7 luglio, il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg ha tenuto a Bruxelles una conferenza stampa nella quale, di fatto, ha messo in chiaro, con 4 giorni di anticipo, quale ci si aspetta dovrà essere l’atteggiamento dei soci di minoranza di Washington riguardo alle decisioni che l’11 ed il 12 luglio saranno prese durante il summit dell’alleanza atlantica a Vilnius. “Mi aspetto che i leader alleati concordino su un pacchetto di tre elementi, per portare l'Ucraina più vicina alla Nato”, ha detto Stoltenberg, lasciando intuire che lo spazio di manovra per eventuali imboscate ai danni di decisioni apparentemente date per acquisite sarà molto limitato.

Da Bruxelles Stoltenberg informa gli alleati su cosa dovranno decidere a Vilnius al vertice Nato

Proprio sul capitolo Ucraina sono state spese la maggior parte delle parole del Segretario, che ha anche annunciato la presenza di Zelensky al vertice. Uno Zelensky, viene assicurato, che dovrà sedere al tavolo dei 31 alleati come un loro pari, ammissione ormai esplicita da parte di Stoltenberg su quale sia la linea dell’alleanza attorno al tema dell’allargamento ad est: “Prima di tutto, concorderemo un programma pluriennale di assistenza, per assicurare la piena interoperabilità tra le forze armate ucraine e la Nato”.

Il Segretario su questo punto glissa sulle difficoltà che l’esercito ucraino sta affrontando nell’adozione di materiali bellici e tattiche occidentali, sicuramente molto più sofisticati di quelli di tradizione russo-sovietica ma proprio per questo molto più difficili da utilizzare, e continua: “Inoltre, rafforzeremo i nostri legami politici creando il Consiglio Nato-Ucraina e, terzo, mi aspetto che tutti i leader riaffermeranno che l'Ucraina diventerà un membro della Nato. Gli alleati hanno promesso 500 milioni di euro per bisogni fondamentali, come carburante, forniture mediche, attrezzature per lo sminamento. Il presidente Volodymyr Zelensky si unirà a noi per l'incontro inaugurale del Consiglio Nato-Ucraina, che sarà una piattaforma per le consultazioni e le decisioni nelle crisi. Siederemo tutti come eguali, per affrontare le preoccupazioni comuni in materia di sicurezza”.

Vengono annunciati anche 3 nuovi piani strategici per la difesa della “fortezza europa”, sviluppati in un nuovo approccio al controllo marittimo di Mare del Nord, Oceano Atlantico e Artico, Mar Mediterraneo e Mar Nero (grande attesa alle nostre latitudini per il ruolo che si ritaglierà l’Italia in quest’ultimo piano): “Faremo anche altri grandi passi per rafforzare la nostra difesa e la deterrenza, con tre nuovi piani regionali di difesa, per contrastare le due maggiori minacce alla nostra Alleanza, la Russia e il terrorismo. Avremo un piano per il Nord, l'Atlantico e l'Artico, un piano per il Centro, che coprirà l'Europa Centrale e il Baltico, e un altro per il Mediterraneo e il Mar Nero. Per eseguire questi piani metteremo 300mila soldati in uno stato maggiore di prontezza, incluse sostanziose forze da combattimento aeree e navali”.

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