08 Maggio 2023
Fonte: Getty Images
Giorni di tragedia in India, dove, nella giornata di ieri, almeno 55 persone sono rimaste uccise nel corso di scontri etnici nello stato nord orientale di Manipur. Nelle stesse ore, al lembo opposto del Paese, nello Stato di Kermala, una barca che trasportava turisti nei pressi della spiaggia di Tuvalthiram è affondata, uccidendo 22 persone.
Le violenze etniche nello stato indiano di Manipur hanno ucciso almeno 55 persone. Sono circa 260 i feriti e, secondo quanto riportano fonti delle Forze Armate, 23 mila le persone evacuate. Gli scontri si sono scatenati nella giornata di ieri, domenica 7 maggio, tra membri dell’etnia Kuki e dell’etnia Meitei, per poi diffondersi in tutta la città di Imphal. Le ferite più comuni che sono state riportate dai centri medici sono quelle dovute a colpi di arma da fuoco, una novità per scontri di questo tipo, solitamente segnati armi bianche, bastoni e lancio di oggetti, e che alza ancora di più l’asticella della violenza in una regione le cui tensioni etniche da anni mietono vittime.
Nonostante la continuità di tale stato delle cose, tuttavia, gli eventi di ieri superano in efferatezza qualsiasi precedente stato di aggressività inter-etnica. Nuova Deli ha disposto l’impiego del 120esimo e del 125 reparto dell’esercito e dei fucilieri di Assam, oltre all’utilizzo di decine di elicotteri e ad un ban di internet di cinque giorni su tutto lo stato. Sono stati montati cinque campi per i civili evacuati, ciascuno con la capacità di ospitare almeno 5000 persone, mentre il governatore dello stato Anusuiya Uikey ha dato l’autorizzate alle truppe di sparare a vista per cercare di riportare la situazione sotto controllo.
Le violenze sarebbero scoppiate a seguito di una marcia di protesta organizzata dall’Unione degli Studenti Tribali del Manipur, contraria al riconoscimento dell’etnia Meitei da parte di Nuova Deli. La comunità Meitei, che rappresenta circa il 50% della popolazione dello stato del Manipur, da anni cerca di essere riconosciuta come realtà tribale dalle istituzioni, cosa che le permetterebbe l’accesso a benefit statali nel campo della sanità e dell’educazione. Il timore degli altri gruppi etnici, in primis dei Kuki (seconda comunità del Manipur), è che tale riconoscimento porterebbe in dote maggiori difficoltà per chiunque non sia Meitei ad ottenere tali Benefit.
Mentre dallo stato del Manipur giungevano le notizie dei massacri etnici, un’altra tragedia ha trovato spazio nella cronaca del gigante asiatico. Nello Stato di Kerala, nel sud ovest del Paese, 22 persone, tra cui donne e bambini, sono annegate in seguito all’affondamento di un battello turistico in transito nei pressi della spiaggia di Tuvalthiram. Secondo le stime dei soccorritori, a bordo ci sarebbero state almeno 35 persone. Secondo quanto riferito il funzionario del distretto di Malappuram, sede dell’incidente, V. R. Premkumar, 10 naufraghi sarebbero stati ricoverati in ospedale dopo aver raggiunto la riva a nuoto. La Marina Militare indiana si sarebbe unita alla ricerca dei dispersi.
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