Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Iran, altri due impiccati con la pena di morte per le proteste dopo la morte di Mahsa Amini

In Iran sono stati giustiziati altri due giovani manifestanti, Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, con l'accusa di aver ucciso un Basij

07 Gennaio 2023

Iran, altri due impiccati con la pena di morte per le proteste dopo la morte di Mahsa Amini

foto: Imagoeconomica

Salgono a 4 le esecuzioni in Iran per le proteste in piazza scoppiate dopo la morte di Mahsa Amini: altri due giovani sono stati giustiziati per il presunto omicidio di un Basij, un volontario della Guardia Rivoluzionaria iraniana. 

Altri due giovani giustiziati in Iran 

Mizan online, l’agenzia di stampa vicina alla magistratura iraniana, ha comunicato stamattina 7 gennaio: "Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, i principali autori del crimine che ha portato al martirio di Rouhollah Ajamian, sono stati impiccati questa mattina".

Salgono quindi a 4 i giustiziati con la pena capitale in Iran dallo scoppio delle proteste dopo la morte di Mahsa Amini. I primi due erano Mohsen ShekariMajidreza Rahnavard, due 23enni colpevoli di "moharebeh", "inimicizia contro Dio" secondo la sharia islamica iraniana.

In totale i processati che potrebbero ottenere la pena di morte sono 11 e sono 400 i manifestanti sotto accusa. L'agenzia Mizan afferma: "160 persone sono state condannate a pene detentive tra i 5 e i 10 anni, 80 persone sono state condannate a pene detentive tra i 2 e i 5 anni e 160 persone sono state condannate a pene detentive fino a 2 anni". Pene pecuniarie sono invece state decise per 70 manifestanti. 

Le manifestazioni spesso sono non sono pacifiche perché i Basij, volontari della Guardia Rivoluzionaria iraniana, sono dispiegati nelle principali città e attaccano chi protesta che in molti casi reagisce. I Basij sono agli ordini dell'Esercito nazionale italiano, i pasdaran, e sono stati fondati per ordine dell'Ayatollah Khomeini. 

Iran, impiccati per presunto omicidio di un Basij

Secondo l'agenzia di stampa Mizan i due uomini avrebbero ucciso Ruhollah Ajamian, un Basij, nella città di Karaj, fuori Teheran, il 3 novembre. Il processo si è svolto in un tribunale rivoluzionario, non è chiaro quale, a porte chiuse. 

Le autorità iraniane affermano che Karami e Hosseini facevano parte di un gruppo di 16 persone che avrebbero preso parte a una cerimonia in occasione del 40esimo giorno dall'uccisione da parte delle forze di sicurezza di un altro manifestante, Hadis Najafir. Karami e Hosseini sono solo due dei cinque per i quali è scattata la pena capitale mentre per gli altri 11, tra cui tre minorenni, sono stati dati fino a 25 anni di carcere. 

A Karami, di soli 22 anni, non ha avuto diritto di difendersi in tribunale, quindi non ha ricevuto un processo equo. Lo racconta Mohammadhossein Aghassi, l'uomo designato da Karami per essere il suo avvocato. Aghassi dice che Karami gli aveva detto in una telefonata di aver iniziato uno sciopero della fame in carcere per protestare contro il "rifiuto della mia richiesta di averti come mio avvocato". L'avvocato ha riferito inoltre che a Karami non è stato permesso di vedere la famiglia un'ultima volta prima dell'esecuzione.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x