Martedì, 16 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Israele, Amnesty denuncia: "Sorveglianza di massa e violazioni dei diritti con spyware ‘Predator’ a zero click contro giornalisti e politici"

Lo spyware 'Predator' di Intellexa è uno strumento di sorveglianza globale e repressione politica, in un quadro di impunità internazionale che Amnesty collega direttamente alla linea del governo Netanyahu e al suo disprezzo sistematico del diritto internazionale

16 Dicembre 2025

Israele, Amnesty denuncia: "Sorveglianza di massa e violazioni dei diritti con spyware ‘Predator’ a zero click contro giornalisti e politici"

Amnesty International denuncia un sistema di sorveglianza di massa fondato sull’uso dello spyware 'Predator', capace di colpire giornalisti, attivisti e politici tramite "attacchi zero-click". Al centro dell’inchiesta c’è Intellexa, consorzio di spyware legato a Israele, accusato di violazioni sistematiche dei diritti umani e di operare in una zona grigia di impunità internazionale.

Israele, Amnesty denuncia: “Sorveglianza di massa e violazioni dei diritti con spyware 'Predator' a zero click contro giornalisti e politici”

Secondo il nuovo rapporto di Amnesty International, Predator è uno strumento altamente invasivo in grado di trasformare gli smartphone in dispositivi di spionaggio totale: accesso a chat crittografate, microfoni, fotocamere, email, GPS e password, spesso senza alcuna interazione dell’utente. Lo spyware, sviluppato e commercializzato da Intellexa, è stato utilizzato dal governo israeliano in più continenti, prendendo di mira illegalmente la società civile, politica e i media. 

Intellexa è tra i principali fornitori globali di spyware mercenario. Nel 2023 è stata multata dall’Autorità greca per 50.000 euro in seguito a notizie di stampa che affermavano che personaggi pubblici di alto livello, tra cui il capo di stato maggiore della difesa nazionale e i leader dell'opposizione politica, erano stati posti sotto sorveglianza. L'agenzia ha affermato che la sua indagine si stava concentrando su "casi di installazione di software di tracciamento sui dispositivi mobili degli utenti, con l'obiettivo di tracciarli a loro insaputa, nonché sulla successiva raccolta ed elaborazione dei loro dati personali raccolti da tale software". Il fondatore, Tal Dilian, ex alto ufficiale dell’intelligence militare israeliana, e diverse entità collegate sono stati sanzionati dagli Stati Uniti nel marzo 2024.

Le rivelazioni si inseriscono in un contesto più ampio di corsa alla cyber-supremazia, rivendicata apertamente da esponenti israeliani come leva economica e strategica. Il risultato, denuncia Amnesty, è un ecosistema opaco in cui diritti fondamentali vengono sacrificati a favore di sicurezza senza controllo, colpendo in primis chi informa e chi difende le libertà civili. Tutto ciò rientra nella linea politica sostenuta e promossa dal governo Netanyahu - colpevole del genocidio palestinese - che punta al raggiungimento della determinazione nazionale senza tener conto del diritto internazionale. Il concetto è riassumile con le parole "Israel über Alles", frase che richiama il pensiero di Netanyahu: "La legge sono io".

"Predator": attacchi zero-click e pubblicità-trappola

Oltre ai link malevoli, Predator può infettare un dispositivo semplicemente mostrando un annuncio online (vettore “Aladdin”), sfruttando ecosistemi pubblicitari e identificatori univoci (email, IP, posizione). Una volta installato, lo spyware si mimetizza, calibra l’estrazione dati per non destare sospetti e può autodistruggersi se rileva tentativi di analisi. Le indagini indicano centinaia di obiettivi in Paesi come Egitto, Arabia Saudita, Pakistan, Kazakistan, Angola e altri ancora. I dati sottratti vengono instradati attraverso server di anonimizzazione. Materiali trapelati mostrano inoltre che Intellexa avrebbe mantenuto la capacità di accedere da remoto ai sistemi Predator dei clienti, sollevando interrogativi su responsabilità legali dirette.

Amnesty avverte che Predator resta una minaccia attiva nel 2025, nonostante sanzioni e inchieste. Il caso richiama lo scandalo Pegasus e denuncia la proliferazione di strumenti di spionaggio privato sostenuta da partnership occidentali e da una regolazione inefficace

“Aladdin”: basta visualizzarlonon serve cliccare nulla

Tra gli elementi più inquietanti emersi dall’inchiesta di Amnesty International c’è lo sviluppo di Aladdin, un nuovo vettore di infezione zero-click progettato da Intellexa per colpire i dispositivi senza alcuna interazione dell’utente. Secondo documenti interni trapelati e analizzati da Inside Story, Aladdin consente di infettare uno smartphone semplicemente mostrando un annuncio pubblicitario malevolo, visivamente identico a qualsiasi altra inserzione che può apparire su siti di informazione affidabili o app comuni

Accesso diretto di Intellexa ai sistemi spyware dei clienti

Un secondo punto chiave riguarda la capacità di Intellexa di accedere direttamente ai sistemi Predator dei propri clienti governativi, anche dopo l’installazione. Un video di formazione interno, registrato nel 2023 e ottenuto da un consorzio investigativo, mostra personale Intellexa collegarsi tramite TeamViewer a sistemi Predator attivi, definiti esplicitamente come “customer environments”. Nel filmato, il personale Intellexa accede a dashboard interne, log di sistema, server di comando e controllo, e perfino al Predator Delivery Studio (PDS) - la piattaforma utilizzata per selezionare bersagli, avviare infezioni e consultare i dati sottratti (messaggi, foto, audio, file).

Tra i casi confermati figurano le infezioni ai danni del giornalista greco Thanasis Koukakis e di dissidenti egiziani, con identici indicatori di compromissione su dispositivi iOS e Android. I documenti OPSEC interni di Intellexa - concepiti per eludere le indagini - si sono trasformati, paradossalmente, in una stele di Rosetta” forense per attribuire con certezza gli attacchi all’azienda.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x