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Gaza, software sorveglianza Palantir, Maven e Dataminr operativi nel centro militare Usa al confine con Israele per "controllo totale" palestinesi

Palantir, Maven e Dataminr già operative nel centro militare Usa in Israele: l’AI prepara un nuovo regime di sorveglianza e controllo sulla popolazione palestinese a Gaza, come anticipato da Il Giornale d'Italia

04 Dicembre 2025

Palantir, Maven, Dataminr

Palantir, Maven, Dataminr, foto: Wikipedia

Inchieste indipendenti hanno svelato che i software di sorveglianza digitale implementati con l'intelligenza artificiale Palantir, Maven e Dataminr sono già operativi nel centro di controllo militare americano al confine tra Gaza e Israele. Come anticipato da Il Giornale d'Italia, questo è l'ennesimo passo verso un controllo totale dei palestinesi, che saranno costretti a vivere in veri e propri campi di concentramento in via di costruzione o a essere deportati in altri Paesi.

Gaza, software sorveglianza Palantir, Maven e Dataminr operativi nel centro militare Usa al confine con Israele per "controllo totale" palestinesi

Mentre la devastazione a Gaza prosegue nonostante il cessate il fuoco, emergono nuovi dettagli sul ruolo crescente delle aziende tecnologiche statunitensi nell’architettura di occupazione pensata per il “dopo-guerra”. Secondo un’inchiesta di +972 Magazine, rappresentanti di Palantir, del progetto militare americano Maven e della società di sorveglianza Dataminr operano già all’interno del Civil-Military Coordination Center (CMCC), la struttura con cui Washington intende guidare la stabilizzazione della Striscia secondo il piano statunitense.

Al centro dell’impianto tecnologico c’è Maven, creato nel 2017 dal Pentagono con il supporto di Palantir. Il sistema integra flussi di dati provenienti da satelliti, droni e intercettazioni, li elabora tramite algoritmi e genera liste di “obiettivi per le operazioni militari. Maven è già stato impiegato in Yemen, Siria e Iraq; ora, con la partnership strategica siglata tra Israele e Palantir nel gennaio 2024, un’estensione del suo impiego anche nel contesto di Gaza appare sempre più plausibile. Documenti interni mostrano infatti la presenza di un “Maven Field Service Representative” al CMCC.

Accanto a questo dispositivo si colloca Dataminr, nota per la capacità di scandagliare i social network in tempo reale alla ricerca di “minacce. Negli Stati Uniti la piattaforma è stata usata dalla polizia e dalle forze armate per monitorare movimenti come Black Lives Matter, gruppi pro-aborto e attivisti filo-palestinesi. La sua presenza in Israele suggerisce l’intenzione di utilizzare la sorveglianza predittiva per controllare la popolazione palestinese e prevenire qualsiasi forma di dissenso.

Secondo l’inchiesta, l’integrazione di Palantir e Dataminr nei piani post-bellici indica che il controllo su Gaza sarà sempre più basato su infrastrutture di sorveglianza avanzata. Le stesse tecnologie potrebbero sostenere i progetti statunitensi e israeliani di creare enclave palestinesi altamente monitorate, circondate da recinzioni, avamposti militari e strade di pattugliamento, con movimenti rigidamente regolamentati, che diversi osservatori internazionali e Ong hanno già definito "campi di concentramento a cielo aperto".

L’ingresso di queste aziende nel cuore del sistema militare statunitense in Israele — dove operano già circa 200 militari americani — solleva preoccupazioni crescenti. Analisti e ricercatori temono l’affermazione di un modello di controllo territoriale basato sull’intelligenza artificiale, capace di ampliare la sorveglianza, orientare operazioni militari e rimodellare in profondità la vita quotidiana dei palestinesi.

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