Guerra in Ucraina, il Movimento 5 stelle si astiene dalla votazione sulla "Russia sponsor del terrorismo"
In una nota gli eurodeputati del movimento 5 stelle si sono astenuti dalla violazione della Russia come sponsor del terrorismo. Una scelta che "non va verso la pace"
Il MoVimento 5 stelle si riscopre il filorusso: è stato annunciato infatti che la delegazione del MoVimento 5 stelle al Parlamento Europeo "si asterrà dal votare la Russia come è stato sponsor del terrorismo". La notizia giunge attraverso una nota ufficiale della delegazione europarlamentare del MoVimento 5 stelle.
Guerra in Ucraina: la votazione del parlamento europeo "non va verso la pace"
La posizione non deriva tanto dalla volontà di divergere dalle posizioni politiche degli stati democratici europei, e nemmeno dalla volontà di ricongiungersi con la visione di Mosca sull'operazione speciale in Ucraina, piuttosto per contrastare la volontà di accendere ancor di più i toni della guerra. Fanno sapere infatti gli euro parlamentari del Movimento 5 stelle che è "il momento di alzare i toni della pace".
Per questo, spiegano, si atterranno dalla votazione: "Putin a colpevolmente violato il diritto internazionale, Ma va condotto ogni sforzo per arrivare a un negoziato fra le parti e mettere fine a questo orribile guerra. Proviamoci".
Guerra in Ucraina: M5S "solidarietà agli ucraini, ma "non è più il momento del muro contro muro"
Il parlamento europeo ha indetto questa votazione che però conduce in una direzione completamente opposta, sottolineano i deputati al Parlamento Europeo delMoVimento 5 Stelle: "La nostra solidarietà al popolo ucraino è totale e consideriamo la Russia come l’unica responsabile della guerra in corso sul suolo ucraino. Il suo esercito si è inoltre macchiato di crimini atroci, tuttavia dopo più di nove mesi di aperte ostilità che non hanno risparmiato le popolazioni civili bisogna mettere a tacere le armi e far prevalere le diplomazie. Non è più il momento del muro contro muro. Il grande assente del testo della risoluzione del Parlamento europeo è la parola pace e per questa ragione, pur condividendo i paragrafi di sostegno all’Ucraina, non possiamo sostenerla".
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