Domenica, 07 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Guerra in Ucraina, il Movimento 5 stelle si astiene dalla votazione sulla "Russia sponsor del terrorismo"

In una nota gli eurodeputati del movimento 5 stelle si sono astenuti dalla violazione della Russia come sponsor del terrorismo. Una scelta che "non va verso la pace"

23 Novembre 2022

Salario minimo, ok dal Parlamento Europeo. Ma in Italia non cambierà nulla
Il MoVimento 5 stelle si riscopre il filorusso: è stato annunciato infatti che la delegazione del MoVimento 5 stelle al Parlamento Europeo "si asterrà dal votare la Russia come è stato sponsor del terrorismo". La notizia giunge attraverso una nota ufficiale della delegazione europarlamentare del MoVimento 5 stelle.

Guerra in Ucraina: la votazione del parlamento europeo "non va verso la pace"

La posizione non deriva tanto dalla volontà di divergere dalle posizioni politiche degli stati democratici europei, e nemmeno dalla volontà di ricongiungersi con la visione di Mosca sull'operazione speciale in Ucraina, piuttosto per contrastare la volontà di accendere ancor di più i toni della guerra. Fanno sapere infatti gli euro parlamentari del Movimento 5 stelle che è "il momento di alzare i toni della pace".
Per questo, spiegano, si atterranno dalla votazione: "Putin a colpevolmente violato il diritto internazionale, Ma va condotto ogni sforzo per arrivare a un negoziato fra le parti e mettere fine a questo orribile guerra. Proviamoci".

Guerra in Ucraina: M5S "solidarietà agli ucraini, ma "non è più il momento del muro contro muro"

Il parlamento europeo ha indetto questa votazione che però conduce in una direzione completamente opposta, sottolineano i deputati al Parlamento Europeo del MoVimento 5 Stelle: "La nostra solidarietà al popolo ucraino è totale e consideriamo la Russia come l’unica responsabile della guerra in corso sul suolo ucraino. Il suo esercito si è inoltre macchiato di crimini atroci, tuttavia dopo più di nove mesi di aperte ostilità che non hanno risparmiato le popolazioni civili bisogna mettere a tacere le armi e far prevalere le diplomazie. Non è più il momento del muro contro muro. Il grande assente del testo della risoluzione del Parlamento europeo è la parola pace e per questa ragione, pur condividendo i paragrafi di sostegno all’Ucraina, non possiamo sostenerla".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x