22 Settembre 2022
Volodymyr Havrylov ha lanciato uno strano messaggio agli Stati Uniti. Il viceministro della Difesa dell’Ucraina ha sollecitato il complesso industriale bellico degli Usa sfruttare il conflitto in atto a Kiev per effettuare collaudi di sistemi di armi sperimentali sul campo, accelerando lo sviluppo di armamenti e contribuendo al contempo allo sforzo bellico dell’Ucraina contro la Russia. Già. E se poi non funzionano?
Oggi, giovedì 22 settembre, Defense News ha riportato le dichiarazioni di Havrylov alla National defense industrial associationfuture force capabilities conference che si è tenutasi ad Austin, nel Texas. Secondo Havrylov, la mobilità tattica, il vantaggio tecnologico e la nuova dottrina bellica trasmessi dagli Usa all’Ucraina hanno consentito a quest’ultima di tenere testa all’invasione russa sino a oggi. Tuttavia, mantenere l’attuale equilibrio a fronte della parziale mobilitazione bellica annunciata dal presidente russo, Vladimir Putin, richiederà “maggiori e migliori addestramenti, armamenti e munizioni”. È qui che il viceministro, in pratica, si è offerto di fare da cavia per sperimentare le nuove armi americane. “Se avete idee, o semplici progetti pilota da collaudare prima della produzione di massa, potete inviarli a noi e vi spiegheremo come procedere”, ha dichiarato Havrylov. “Alla fine avrete il vostro timbro: testato sul campo nella guerra in Ucraina. Potrete vendere i nuovi sistemi d’arma facilmente”, ha detto il Havrylov, aggiungendo che diverse start-up nel campo della difesa stanno già operando in questo senso, fornendo all’Ucraina sistemi sperimentali, in particolare congegni progettati per l’abbattimento di droni e la guerra elettronica. “Le startu-p tornano indietro con prodotti che sono competitivi sul mercato perché sono stati testati sul campo di battaglia”.
L’ultima consegna di armi a Kiev da parte della Casa Bianca è stata annunciata lo scorso 16 settembre. Nel pacchetto di aiuti militari, del valore di 600 milioni di dollari, non ci sono i sistemi missilistici a lungo raggio chiesti dal governo ucraino e da una parte del Congresso. I sistemi Atacsm hanno una portata fino a 300 chilometri e Washington continua a ritenere che l’invio di questi sistemi comporterebbe il rischio di un’escalation, perché potrebbero essere usati per sparare in territorio russo. Attualmente, la portata massima delle armi fornite dagli Stati Uniti all’Ucraina è di circa 78 chilometri. Ma Kiev chiede ancora di più. Ed è disposta a collaudare i nuovi armamenti americani direttamente sul campo di battaglia.
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