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Ucraina, Conte sentenzia: "Basta armi a Kiev. Non se ne fanno nulla del carro blindato italiano"

Il leader M5S ribadisce: "Avanti con sanzioni ma strategia Usa-Gb non offre via d'uscita"

22 Settembre 2022

Ucraina, Conte sentenzia: "Basta armi a Kiev. Non se ne fanno nulla del carro blindato italiano"

Il leader M5s Conte in questa campagna elettorale ed anche oggi giovedì 22 settembre è stato molto chiaro: "Niente più armi all'Ucraina". Lo ha ribadito anche a "Oggi è un altro giorno" su Rai 1. "In questo momento l'Ucraina non se ne fa nulla del carro blindato italiano. Hanno armi sofisticate di tutto punto, fornite da Usa e Regno Unito", continua il grillino, prendendo una posizione totalmente diversa da quella dei suoi colleghi.

Ucraina, Conte: "Basta armi a Kiev, non servono a niente"

Capitolo sanzioni: il grillino dice sì ma con qualche riserva: "Sulle sanzioni sono stato il primo a dire di sì, vanno sicuramente mantenute. Il tema vero, e non mi stanco di dirlo, è che questa strategia che stiamo perseguendo non offre nessuna via di uscita. È una strategia decisa a Washington e Londra, il governo italiano la sta un po' ciecamente seguendo. La Ue non riesce a esprimere un indirizzo politico. E questa è una cosa che mi dispiace molto". 

"Siamo nell'alleanza euro-atlantica e ci rimaniamo, ma con contributo critico. Questa è una guerra nell'Europa e la Ue deve poter indicare la strada. E l'unica via di uscita è un negoziato di pace".

Conte: "Sostenere settore dello spettacolo"

Conte su Facebook ha parlato anche di un altro tema che ha riguardato i mesi della pandemia: "Durante i mesi bui della pandemia, uno dei settori più colpiti dallo stravolgimento improvviso delle nostre vite è stato quello dello spettacolo. Nel governo Conte II, per la prima volta in Italia la categoria dei “lavoratori dello spettacolo”, con riferimento sia gli artisti che alle maestranze, fu citata in una norma di legge: fu il segno tangibile dell'attenzione e del sostegno necessari per restituire dignità ai professionisti di questo mondo.


"Usciti dall'emergenza più acuta, il Parlamento approvò - anche grazie al contributo del M5S - una legge delega per lo spettacolo dal vivo che introduceva nuove norme in materia di contratti ed equo compenso, il riconoscimento del ruolo professionale di attrici e attori e l’introduzione dell’indennità di discontinuità.
Siamo alla vigilia di una nuova legislatura e l’impegno che prendiamo come Movimento 5 Stelle è quello di approvare rapidamente i decreti attuativi per completare il lavoro svolto e riconoscere gli operatori dello spettacolo nella loro specificità: quella di lavoratori ‘intermittenti’ - come vengono chiamati in Francia -, che alternano periodi di lavoro effettivo a settimane e mesi di aggiornamento, studio e formazione continua che devono essere anch’essi formalizzati e retribuiti.


Garantire dignità e serenità a questa professione è un dovere soprattutto in Italia, culla europea e mondiale della cultura. Non possiamo permetterci di restare indifferenti alla crisi che svuota le sale cinematografiche, sbarra le porte dei teatri e ne spopola le platee". chiosa il grillino.

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