29 Giugno 2022
Biden
Gli Stati Uniti hanno scoperto le sanzioni e adesso le impongono a tutti. Anche alla Cina, rea secondo Washington di aver aiutato miltarmente la Russia durante il conflitto. Sono cinque per la precisione le aziende del Dragone attaccate: Connec Electronic, King Pai Technology, Sinno Electronics, Winninc Electronic, and World Jetta (HK) Logistics. Tutte e cinque entrate nella "entity List", del Dipartimento al Commercio Usa, la lista nera per le esportazioni. Una buona parte che lavora in campo elettronico fornendo semiconduttori, condensatori, resistori, induttori e interruttori.
La decisione dell'Amministrazione Biden, come si legge nel documento del Dipartimento, è spiegata così: "Per aver fornito supporto alla struttura industriale militare e/o di difesa della Russia. In particolare, queste entità hanno precedentemente fornito articoli a entità russe motivo di preoccupazione prima del 24 febbraio 2022 e continuano a stipulare contratti per rifornire le entità russe elencate e le parti sanzionate anche dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia".
Alan Estevez, sottosegretario al Commercio è stato molto duro dichiarando che "il provvedimento invia un messaggio forte a entità e individui in tutto il mondo: se cercano di sostenere la Russia, gli Stati Uniti li taglieranno fuori". Sono ben 36 le aziende inserite nella lista nera, di cui 25 hanno una sede in Cina. Più chiaro di così. L'inserimento nella lista nera delle aziende significa che i loro fornitori statunitensi dovranno ora ottenere una licenza del dipartimento del Commercio prima di poter spedire prodotti a queste aziende.
Da Pechino non si è fatta attendere la risposta mandata all'ambasciata cinese a Washington. "La Cina non ha fornito assistenza militare alle parti coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina e si opporrà fermamente alle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti alle aziende cinesi. Abbiamo svolto un ruolo costruttivo nel promuovere i colloqui di pace e non abbiamo fornito assistenza militare alle parti in conflitto. La Cina adotterà le misure necessarie per salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi delle sue aziende".
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