29 Aprile 2022
Cina (Pixabay)
In Cina sono 46 le città attualmente in stato di lockdown con 350 milioni di abitanti dentro casa. Non solo Shanghai infatti, buona parte del Dragone è rinchiusa per combattere l'ondata di Covid-19 e della sua variante Omicron. Gli ultimi dati della Commissione Nazionale della Sanità cinese ha rilevato 5.659 nuovi positivi al coronavirus e 52 nuovi decessi. Tutti a Shanghai, l'epicentro di questa potente ondata di Omicron che sta costringendo la Cina a prendere misure drastiche come il modello "tolleranza zero".
La Cina sta vivendo delle stime che non si vedevano dalla prima metà del 2020, ovvero agli albori della pandemia di Covid-19. Nella capitale del Dragone si fa molta difficoltà a tenere aperte attività commerciali. Così come i complessi residenziali sono stati chiusi in modo che le autorità intensifichino la tracciabilità dei contatti per contenere l'epidemia. Oltre allo stop a matrimoni e funerali chiuse anche le scuole. Interi condomini cinesi recitano dei cartelli esposti all'entrata con su scritto: "Solo ingresso. Nessuna uscita".
Tra le città in lockdown con più abitanti si contano: la provincia nord-orientale Jilin (4milioni e 400mila), Changchun (7milioni e 400mila), Shenzhen (12milioni e 900mila), Shanghai (26milioni), Chaoyang (3milioni), Hangzhou (12milioni e 200mila), Suzhou (12milioni e 700mila), Harbin (9milioni e 500mila).
A Pechino vanno avanti ormai da giorni i test di massa per evitare di essere la "nuova Shanghai". Gli esperti suggeriscono che si è arrivati troppo tardi all'appuntamento. Il distretto di Chaoyang, il primo a essere sottoposto a test di massa questa settimana ha concluso la fase di screening. Ora toccherà agli distretti e poi molto probabilmente verrà presa un decisione, in un senso o nell'altro.
Ad oggi a soffrire di più sono le attività commerciali, le scuole (già annunciata la didattica a distanza) e soprattutto molti complessi residenziali sono stati isolati per contenere il virus.
La Cina rischia il collasso economico? Gli analisti della banca d'investimenti nipponica Nomura mettono sotto i riflettori i dati: le conseguenze del lockdown si rifletteranno su 343 milioni di persone, su una popolazione complessiva di 1,4 miliardi. Société Générale, ha osservato che le province colpite dalle restrizioni alla mobilità rappresentano l'80% del Pil cinese. Mentre Ubs, società svizzera di servizi finanziari ha tagliato le sue previsioni sul Pil cinese per il 2022: si passa dal 5% al 4,2% a causa dello shock sul tessuto produttivo generato dai lockdown.
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