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Evan Neumann riceve asilo politico in Bielorussia. L'uomo: "Sconvolto dai problemi nel mio paese"

Lo statunitense Evan Neumann, tra i partecipanti dell'assalto a Capitol Hill si trova ora in Bielorussia dove ha ricevuto asilo politico. L'uomo era scappato a piedi dall'Ucraina ad agosto

23 Marzo 2022

Evan Neumann, 2022

Evan Neumann (Fonte Twitter @Edirined)

Evan Neumann, uno dei partecipanti all'assalto di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio 2021, ha ottenuto asilo politico in Bielorussia. L'uomo 48enne lo scorso luglio era stato incriminato negli Stati Uniti con 14 capi d’imputazione, tra cui l’aggressione nei confronti di due poliziotti. La Bielorussia non ha trattati bilaterali di estradizione con gli Stati Uniti, e l’asilo concesso a Neumann rende di fatto impossibile che venga rimpatriato in caso di condanna. 

A Neumann conferito lo status di rifugiato politico in Bielorussia

Lo statunitense Evan Neumann ha ottenuto lo status di rifugiato politico in Bielorussia nonostante l'accusa di diversi reati relativi all’assalto al Congresso degli Stati Uniti del 6 gennaio del 2021, quando un gruppo di manifestanti si recò al parlamento americano per contestare il risultato delle elezioni. Neumann a luglio era già fuggito dagli Stati Uniti e si trovava in Ucraina. Ad agosto però aveva lasciato l’Ucraina e si era diretto in Bielorussia a piedi, convinto che le autorità ucraine lo stessero pedinando. Lo raccontò lo stesso Neumann a novembre in un’intervista alla tv pubblica bielorussa BeITA dove è stato intervistato. "Sono contento che la Bielorussia mi abbia accolto, ma sono sconvolto perché ho problemi nel mio Paese", ha raccontato l'uomo.

La tv Bielorussia fa sapere che Neumann è stato costretto a scappare perché "le accuse contro di lui avevano una motivazione politica". La tv ha pubblicato un video martedì dove si vede Neumann che riceve nella città bielorussa di Brest da un funzionario di Minsk un documento che gli conferisce lo status di rifugiato politico. Neumann è attualmente ricercato dall'Fbi e sul suo capo pendono le accuse di resistenza a un pubblico ufficiale, possesso di un’arma mortale o pericolosa, violenza fisica contro gli agenti.

Ma Neumann finora ha sempre respinto le accuse nei suoi confronti per i fatti accaduti il 6 gennaio 2021 e già a novembre aveva detto di aver richiesto la protezione del governo bielorusso, dopo essere fuggito dall'Ucraina. L'uomo sostiene di essere sottoposto a una persecuzione politica negli Stati Uniti. 

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