13 Febbraio 2022
fonte: Twitter @waltergianno
La crisi attualmente in corso tra Ucraina e Russia genera attriti anche tra i paesi occidentali, con l'opinione pubblica del Regno Unito che sembra non apprezzare l'immobilismo della Germania sulla questione. In un editoriale pubblicato sul Sunday Times, l'esitazione tedesca riguardo alla crisi viene definita figlia di "una politica energetica miope", con riferimento alla dipendenza di Berlino dal gas russo. Sullo stesso giornale, il ministro della Difesa britannico Ben Wallace non esita poi a evocare la Conferenza di Monaco del 1938, quella in cui venne consentito a Hitler di annettere il territorio cecoslovacco dei Sudeti nella speranza di scongiurare una guerra in Europa. Wallace ha infatti affermato: "C'è una ventata di Monaco nell'aria da parte di qualcuno in Occidente".
"Potrebbe accadere che il presidente russo Vladimir Putin semplicemente spenga i suoi carri armati e si vada tutti a casa ma c'è una ventata di Monaco nell'aria da parte di qualcuno in Occidente". Così ha dichiarato Wallace sulle pagine del Sunday Times, denunciando implicitamente l'atteggiamento di "appeasement" nei confronti Putin da parte di alcuni paesi europei. Il ministro non la cita mai, ma leggendo l'editoriale apparso sullo stesso numero del quotidiano gli indizi portano inevitabilmente a sospettare della Germania, il cui recente immobilismo sulla crisi ucraina è alquanto criticato dall'altro lato della Manica.
Nell'editoriale viene messa infatti sotto accusa la politica energetica di Berlino, che con l'abbandono del nucleare a seguito del disastro di Fukushima ha finito per diventare dipendente dal gas russo. In questo contesto, il raddoppio del gasdotto Nord Stream diventa di vitale importanza per il sostentamento energetico del paese. L'esitazione tedesca sul tema è inoltre implicitamente avallata dallo stesso cancelliere Scholz e dal suo partito, Spd. È da ricordare infatti che un altro ex cancelliere tedesco, Gerard Schroeder, è attualmente presidente sia del Cda di Rosneft, colosso petrolifero russo, che del consorzio Nord Stream. Berlino si trova dunque in una posizione difficile da sostenere, poiché una qualunque mossa troppo avventata potrebbe avere conseguenze sia sulla politica interna che su quella estera.
È in tale frangente che il Times accusa la Germania di esporsi "all'accusa di mettere i suoi interessi davanti a quelli dell'Europa". Il governo tedesco al momento si è infatti rifiutato di inviare aiuti militari all'Ucraina, contrariamente a quanto invece fatto da Londra. Come evidenziato dal Times inoltre, nel portare gli aiuti in Ucraina gli aerei britannici hanno evitato lo spazio aereo tedesco. Nel frattempo la tensione lungo i confini tra Russia e Ucraina continua a crescere, con il ministro Wallace che considera "altamente probabile" un'invasione russa. Mosca "potrebbe lanciare un'offensiva in qualsiasi momento".
La Germania però non ci sta a passare per pavida ed ecco che nel pomeriggio di domenica il cancelliere Olaf Scholz ha dichiarato: "Un'aggressione militare contro l'Ucraina, che ne metterebbe in pericolo la sovranità e l'integrità territoriale, comporterà severe sanzioni, che abbiamo preparato con cura e che possiamo applicare immediatamente con i nostri alleati in Europa e all'interno della Nato".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia